L’AGGIORNAMENTO
CASERTA. E’ stato ritardato di 45 minuti l’inizio del match di Serie C (girone C) tra Casertana e la Viterbese. La partita doveva cominciare, allo stadio Pinto di Caserta, alle 17.30.
La Casertana ha 15 giocatori positivi al Covid e, almeno a leggere la distinta di inizio gara, dovrebbe schierare in campo solo nove uomini, alcuni dei quali con decimi di febbre; il ritardo nell’inizio della gara sarebbe legato all’effettuazione di test rapidi ad alcuni giocatori della Casertana da parte dell’Asl.
In una nota pubblicata in precedenza sul proprio sito, la societa’ rossoblu ha denunciato di essere stata “costretta” a giocare a causa del rifiuto della Viterbese di rinviare la gara, preannunciando l’utilizzo di calciatori “febbricitanti, sebbene risultati negativi all’ultimo ciclo di tamponi. Un pericolo per se stessi e per gli altri”.
IL PRIMO LANCIO
CASERTA. Rabbia Casertana in merito alla gara contro la Viterbese, per la quale il club campano aveva chiesto il rinvio. Richiesta, pero’, respinta dalla compagine laziale e quindi la gara dovra’ disputarsi ‘regolarmente’ questo poemriggio alle ore 17.30.
“Sono stati giorni difficili, carichi di paura e preoccupazione per tutti i tesserati della Casertana FC nonche’ per le proprie famiglie. Un gruppo di lavoro falcidiato e decimato da un virus pericoloso e subdolo – si legge nella nota -. Ben 15 posiviti al Covid-19. Al cospetto di una situazione di questo tipo, le dinamiche di competizione ed agonismo dovrebbero lasciare spazio ad un’inevitabile presa di coscienza. Ed, invece, a poche ore dal calcio d’inizio del match valevole per la sedicesima giornata del campionato di Serie C, la Casertana FC e’ costretta a prendere atto del diniego della US Viterbese 1908 rispetto a quello che logica vorrebbe fosse un inevitabile rinvio della partita e che per la stessa Lega Pro non e’ ritenuto necessario. Nel rispetto dell’art 48 comma 3 delle NOIF che prevede “l’obbligo di schierare in campo la migliore formazione consentita dalla propria situazione tecnica”, la Casertana FC si vede costretta a scendere in campo contro la Viterbese con un numero inferiore di calciatori rispetto agli undici titolari; a cio’ va aggiunto che alcuni di essi sono febbricitanti, sebbene risultati negativi all’ultimo ciclo di tamponi”.
“Un pericolo per se stessi e per gli altri – prosegue il comunicato -. Ci saremmo augurati un rispetto maggiore per i veri protagonisti di questo sport, coloro che vanno in campo ogni giorno e che danno da vivere alle proprie famiglie grazie a quello che e’ un vero lavoro. In un momento storico in cui si invitano, anzi si obbligano, i cittadini italiani a restare a casa, una squadra di calcio, falcidiata da un nemico invisibile, si vede costretta a scendere in campo a tutti i costi. Un segnale imbarazzante all’intera comunita’. Alla luce di cio’ la salute pubblica non diventa piu’ priorita’, ma passa in secondo piano rispetto ad altri interessi. Chiediamo scusa ai nostri tifosi, vittime impotenti come Noi al cospetto di una decisione che dire assurda e’ poco”, conclude la nota diffusa dalla Casertana.