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Scuola, sindaci dopo chiusura: “Si parta con tracciamento o non si riaprirà nemmeno a gennaio”

 

 

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Il Sindaco Antonio Mirra spiega il motivo della chiusura di tutte le scuole in città e va in pressing in vista della riapertura di gennaio.

 

“Con l’ordinanza n. 95, firmata nel pomeriggio di ieri 7 dicembre, il Presidente De Luca ha previsto la didattica in presenza esclusivamente per la scuola dell’infanzia e per le classi prima e seconda della primaria. Tale provvedimento trova applicazione sul territorio regionale con una valutazione di carattere generale, naturalmente e inevitabilmente senza distinzione fra territori e singoli andamenti della curva del contagio; di conseguenza la stessa ordinanza regionale, come del resto le precedenti, consente ai sindaci, sulla base della situazione dei singoli territori di competenza, l’adozione di misure più stringenti.

 

Alla luce di tale premessa resta confermata la nostra disposizione adottata con l’ordinanza sindacale n. 173, con la quale è stata prevista la sospensione delle attività educative in presenza dei servizi educativi della scuola dell’infanzia (sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni) nonché l’attività didattica in presenza della scuola primaria (e quindi anche prima e seconda classe), pubbliche e private, fermo restando quanto previsto in particolare per gli alunni con bisogni educativi speciale e/o disabilità.

 

La sospensione della didattica in presenza rappresenta una scelta molto dolorosa per l’importanza che la scuola, come luogo fisico, ricopre nel percorso educativo e di crescita dei nostri figli. La situazione attuale dei contagi in città però impone l’adozione di misure di prudenza al fine di mantenere in discesa la curva del contagio, così come sta avvenendo da alcuni giorni. Del resto nella stessa relazione dell’Unità di crisi, richiamata nella citata ordinanza regionale 95, si evidenzia che “appare utile, al fine di non vanificare quanto sino ad ora ottenuto in termini di diffusione del contagio e per non incrementare ulteriormente la mortalità nelle categorie fragili, di valutare con attenzione la riapertura delle scuole in presenza mantenendo in essere le attuali misure di contenimento”. I grandi sacrifici fatti finora con venti giorni di zona rossa stanno producendo risultati significativi che devono necessariamente essere consolidati nelle prossime settimane. Basti pensare che a metà ottobre, quando in Campania è stata sospesa la didattica in presenza, in città avevamo circa 50 cittadini positivi al Covid-19; oggi, nel momento in cui adottiamo questa decisione, gli attuali positivi sono 318 e solo una decina di giorni prima erano ben 489. La salute dei sammaritani resta la priorità assoluta e pertanto riteniamo che la riapertura delle scuole debba avvenire in sicurezza, in una situazione cittadina con una diffusione del virus molto minore di quella attuale, ma soprattutto debba essere definitiva, evitando che accada quanto verificatosi a ottobre, a poche settimane da una prima apertura tanto attesa.

 

In tale ottica, con i Sindaci dei Comuni appartenenti al nostro Distretto sanitario chiediamo all’ASL di procedere ad un rafforzamento delle risorse umane dell’UOPC, specificamente destinate al tracciamento scolastico, al fine di fronteggiare al meglio i casi che eventualmente, ma temiamo inevitabilmente, si verificheranno alla riapertura delle scuole a gennaio; casi che, è bene ricordare, agli inizi di ottobre, pur in numero limitato, avevano già causato grandi difficoltà rispetto al tracciamento dei contatti dei positivi e, di conseguenza, notevoli preoccupazioni e disorientamento sia nel corpo docente che, soprattutto, nelle famiglie che rimanevano chiuse in casa senza avere precisa contezza di quanto accadesse.

 

Chiusura delle scuole vuol dire lavorare per le scuole, affinché la riapertura possa essere definitiva e senza ulteriori interruzioni; a tal proposito fisseremo nei prossimi giorni riunioni con l’Asl, i Dirigenti scolastici e i pediatri di libera scelta per definire insieme percorsi che consentano di trattare in modo coordinato i casi che si presenteranno. Siamo pronti a fare la nostra parte perché fondamentale è, innanzi tutto, la salute dei nostri concittadini.