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Spaccio Unrra Casas, si chiude pure l’altro filone: chieste 12 condanne

 

 

MARCIANISE. Si avvia a conclusione anche l’altro filone dell’inchiesta Unrra Casas sullo spaccio di stupefacenti nel complesso edilizio sito tra Marcianise e Capodrise. Nella giornata di ieri si è tenuta infatti la requisitoria per i 12 indagati che avevano scelto il rito ordinario. Il pm della Dda Landolfi ha invocato 18 anni ciascuno per Giulio Ciano, Francesco De Matteis, Pasquale Lasco, Francesco Martone; 12 anni per Maria Giuseppa Lasco; 9 anni per Nicola Di Giovanni; 8 anni ciascuno per Raffaele Corvino, Enrico Di Biase, Caterina De Matteis, Tommaso Ragozzino e Carmine Zarillo.  Nel collegio difensivo gli avvocati Giuseppe Foglia, Angelo Raucci e Tommaso Giaquinto. Con rito abbreviato erano stati condannati 28 imputati a due secoli e mezzo di carcere.

L’inchiesta

L’indagine, portata avanti dal mese di settembre 2014 al mese di maggio 2015, mediante servizi di osservazione, controllo e pedinamento nonché attraverso intercettazioni telefoniche, ha permesso di contrastare il dilagante fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nei comuni di Marcianise, Capodrise e Maddaloni e di accertare la commissione di plurime cessioni di sostanza stupefacente, operate in regime di monopolio avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e omertà di cui all’art. 416 bis, c.p., nonché al fine di agevolare le organizzazioni camorristiche denominate “Belforte” e “Piccolo-Letizia”.

 

Grazie ad una serie di attività di riscontro, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marcianise sono riusciti ad individuare, per la prima volta, l’esistenza di un accordo tra i due clan operanti nel comune di Marcianise, “Clan Belforte, detto dei Mazzacane” e “Clan Piccolo-Letizia detto dei Quaqquaroni”, storicamente nemici e la cui rivalità ha prodotto tra la fine degli anni ‘90 e metà degli anni 2000 svariate decine di omicidi, con il quale veniva sancita un’alleanza per la gestione dell’attività illecita dello spaccio di sostanze stupefacenti, con diversi avvicendamenti tra le due famiglie.