San Felice a Cancello/Santa Maria a Vico. Sabato 10 ottobre era stato tratto in arresto dai Carabinieri di Santa Maria a Vico e rinchiuso presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere  per il reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della fidanzata, consumatisi all’interno dell’abitazione familiare.

Si tratta di Papa Michele Gilles, 37 anni, soprannominato “o picciuot”, originario di Piedarienzo.

A seguito di un litigio avvenuto tra le mura domestiche, la fidanzata lo aveva accusato di averle messo le mani al collo e di aver smontato tutti i mobili dell’appartamento. La ragazza, una 26enne di origini albanesi, aveva altresì riferito ai Carabinieri che le condotte di maltrattamenti in suo danno andavano avanti da diverso tempo.

Gli era stata contestata anche l’aggravante di aver commesso i fatti illeciti in presenza della propria figlia di appena sei mesi.

Per questo motivo erano scattate, inevitabili, le manette. All’esito dell’udienza di convalida dell’arresto celebrata stamattina presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere, il Gip dott.ssa Grammatica ha disposto la scarcerazione del Papa, prescrivendo  per lui il solo obbligo di allontanarsi dalla casa familiare ove vive la fidanzata.

Pienamente accolte, quindi, le argomentazioni difensive espresse in sede di discussione, dal difensore del Papa, avvocato Luigi De Rosa, il quale in particolare ha dimostrato che la complessiva condotta di vita dell’indagato non ne dimostrava un indole violenta. Papa Michel Gilles, nonostante il cognome “pesante” (è il nipote di un noto ras della Valle) è conosciuto come un bravo ragazzo ed è ben voluto da tutti.

Ha sortito molto effetto la circostanza che il giovane, incensurato e noto per la sua simpatia e giovialità, possa essersi reso responsabile di condotte così gravi. Di certo la vicenda che lo ha coinvolto è molto strana e sarà auspicabile un ulteriore approfondimento istruttorio che possa chiarire la reale portata dei fatti. Nel frattempo il giovane può tornare a casa e abbracciare i suoi cari.