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Città prima per Covid in provincia: “Cene elettorali, paste e fagioli e botti. Così ci siamo rovinati”. VIDEO

 

Città prima per Covid in provincia: “Cene elettorali, paste e fagioli e botti. Così ci siamo rovinati”. VIDEO

 

SAN CIPRIANO D’AVERSA. San Cipriano d’Aversa è la prima città della provincia di Caserta per numeri di casi in valore assoluto (83) ma anche per percentuale di positivi considerando che l’altra realtà più contagiata  (Marcianise sempre con 83 casi certificati dall’Asl) ha il doppio degli abitanti.

Un dettaglio non da poco e che esponenti dell’opposizione imputano ad una certa leggerezza e superficialità durante la campagna elettorale, peraltro corsa in solitaria dal sindaco Vincenzo Caterino, visto che non vi erano coalizioni avversarie.

Questa la denuncia, con tanto di video, di San Cipriano Bene Comune: “Siamo primi. Primi per numero di contagiati, primi per irresponsabilità, primi per mancanza di buon senso, primi per mancanza di qualsiasi piano di prevenzione e qualsiasi piano di intervento, primi per cafonaggine. Ci avviamo a raggiungere il centinaio di contagiati e risuonano nella nostra mente gli inviti agli aperitivi elettorali fatti dal sindaco. Pasta e fagioli, fuochi di giorno, fuochi di notte, feste, chiusura di via Roma per festeggiare una vittoria non si sa contro chi. Tribale, primitivo, irresponsabile.

Guardatele queste immagini, parlano da sole, non devono essere dimenticate. Nel mentre si sparava, si brindava e si distribuiva pasta e fagioli, una nostra compaesana era all’obitorio, morta per il coronavirus. Si è arrivati a nascondere pure questo, comunicando il decesso solo a festeggiamwenti terminati, si è arrivati a passare su tutto e tutti per dare sfogo a cafonaggine fine a se stessa.

A chi si chiede come mai a San Cipriano siamo primi, non c’è bisogno di tanta fatica per rispondere. Siamo i primi perchè qualcuno ha messo l’amministrazione di una comunità alla stregua di un circolo ricreativo. San Cipriano è primo perchè chi lo rappresenta ha smarrito completamente il senso della sobrietà, della civiltà, del dovere istituzionale, oltre all’aver smarrito completamente il sentimento della vergogna.”