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Velardi parte a razzo: la giunta è (quasi) fatta. La presidenza sarà rosa. I NOMI

 

Velardi parte a razzo: la giunta è (quasi) fatta. La presidenza sarà rosa. I NOMI

MARCIANISE. I fuochi, esplosi nella stessa piazza che un anno fa salutò il suo addio, sono spenti. L’esultanza si è quasi già sopita. Antonello Velardi vuole partire più che mai a razzo e, complice l’assenza di partiti nella sua coalizione (di fatto c’è solo il solo Centro Democratico), senza lacci e lacciuoli, vorrebbe varare la giunta a tempo di record.

La situazione d’emergenza regionale non consiglia tempi lunghi e peraltro la squadra di governo nella mente del primo cittadino potrebbe già esserci. Tante conferme in una formazione che avrà una connotazione rosa a partire dalla presidente del Consiglio che dovrebbe andare ad una new entry: Lina Tartaglione è in pole anche per la volontà di concedere per la prima volta la reggenza dell’Assise a una donna.

“Rosa” potrebbe essere anche il vicesindaco: si va verso la conferma di Angela Letizia, che peraltro lascerebbe il posto in Assise a beneficio degli esclusi della sua lista. Un altro assessore della prima esperienza velardiana (ed anche lui eletto nella tornata appena conclusa) dovrebbe trovare spazio: si tratta di Tommaso Rossano. L’assessorato ai Lavori Pubblici potrebbe finire a Centro Democratico che ha eletto due consiglieri e in particolare al decano Pino Riccio. Tra gli incastri da valutare c’è anche quello degli esclusi e per questo la composizione dell’esecutivo potrebbe alla fine premiare anche Pietro Crispino, che si è visto negare il seggio in Assise per soli 10 voti: le porte del parlamento cittadino potrebbe aprirsi in caso di nomina ad assessore di un eletto della sua lista.

Tra le ipotesi per un posto in giunta c’è anche quella che conduce all’ex consigliere Angelo Piccolo, avvicinatosi a Velardi in questa campagna elettorale.