Commissione Antimafia boccia 9 candidati. De Luca batte Caldoro su impresentabili: 5-4
REGIONALE. Sono tredici in tutto gli impresentabili alle prossime elezioni regionali, secondo il codice di autoregolamentazione dei partiti e la legge Severino. Di questi, undici per il codice di autoregolamentazione e due per la legge Severino. E’ quanto emerge dalle considerazioni della Commissione Parlamentare Antimafia, in base alle verifiche disposte attraverso la Direzione Nazionale Antimafia.
I NOMI IN CAMPANIA
Per quanto riguarda le elezioni in Campania, con riferimento alle verifiche sul rispetto della legge Severino, “è nota la condizione in cui versa il candidato Carlo Iannace (“De Luca Presidente”, per Vincenzo De Luca presidente), “il quale venne dichiarato sospeso a decorrere dal 31 marzo 2016 dalla carica di consigliere regionale, con decreto del presidente del Consiglio dei ministri datato 5 maggio 2016. Ciò per via della condanna comminata al predetto candidato alla pena di anni sei di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per la durata di anni cinque, in quanto dichiarato colpevole dei reati di cui agli articoli 110, 81 capoverso, 476 capoverso, 479, 61 n. 2, 314 del codice penale”. E per questo è stato considerato impresentabile. Altri otto candidati risultano non conformi al codice di autoregolamentazione in quanto rinviato a giudizio e con dibattimento in corso.
Si tratta di Sabino Basso (“Campania libera- De Luca presidente”, per Vincenzo De Luca presidente), imputato di riciclaggio, il dibattimento è in corso davanti al Tribunale di Avellino; Orsola De Stefano (“Lega Salvini Campania”, per Stefano Caldoro presidente) imputata di concussione, il dibattimento è in corso davanti al Tribunale di Avellino; Maria Grazia Di Scala (“Forza Italia Berlusconi con Caldoro”, per Stefano Caldoro presidente), imputata di concussione, il dibattimento è in corso davanti al Tribunale di Napoli; Aureliano Iovine (“Liberaldemocratici Campania popolare moderati con De Luca”, per Vincenzo De Luca presidente), imputato di plurimi reati tra cui associazione per delinquere di stampo mafioso, fraudolento trasferimento di valori aggravato dal fine di agevolare l attività delle associazioni mafiose, cinque imputazioni per truffa aggravata dall’aver cagionato un danno patrimoniale di rilevante gravità e dall’agevolazione delle associazioni mafiose e tentata truffa aggravata dell’agevolazione della attività mafiosa.
Per lui il dibattimento è in corso davanti al Tribunale di Napoli. E ancora: Michele Langella (“Campania in Europa”, per Vincenzo De Luca presidente), imputato di riciclaggio, il dibattimento è in corso davanti al Tribunale di Torre Annunziata; Monica Paolino (“Forza Italia Berlusconi con Caldoro”, per Stefano Caldoro presidente) imputata scambio elettorale politico-mafioso, il dibattimento è in corso davanti al Tribunale di Nocera Inferiore; Francesco Plaitano (“Partito Repubblicano Italiano”, per Vincenzo De Luca presidente), già segnalato nel 2015 dalla commissione antimafia della XVII Legislatura per violazione del codice di autoregolamentazione per la stessa condanna per estorsione, tuttora pendente, l’impugnazione è stata fissata per il 22 settembre 2020; e infine Francesco Silvestro (“Forza Italia Berlusconi con Caldoro”, per Stefano Caldoro presidente), imputato di concussione, il dibattimento è in corso davanti al Tribunale di Napoli.