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Boss ucciso, perquisizioni e chat al setaccio: nel mirino pure insospettabili

 

 

Boss ucciso, perquisizioni e chat al setaccio: nel mirino pure insospettabili

 

VALLE CAUDINA. Omicidio De Paola. perquisizioni a personaggi insospettabili ed eccellenti. Le telefonate effettuate, quelle ricevute, gli sms, i WhatsApp ed anche messenger, tutte le comunicazioni di Gianluca Di Matola vengono analizzate punto per punto dagli investigatori.

 

Per chi conduce le indagini sull’omicidio di Orazio De Paola, il cellulare del 31enne che ha confessato l’uccisione, rappresenta una sorta di scatola nera. Può racchiudere tanti segreti e svelare particolari sull’omicidio di via Castagneto. Tutto questo avviene mentre San Martino resta un paese blindato. I corpi speciali di polizia e carabinieri affiancano le forze dell’ordine del posto e sorvegliano metro per metro ogni angolo del centro caudino.

Si temono ritorsioni e vendette, non si può trasformare questo trasformare questo tranquillo paese della Valle Caudina in una succursale di zone più calde della Campania. Controlli ed indagini, quindi, devono per forza incrociarsi. Le forze dell’ordine continuano ad effettuare perquisizioni. Operazione che vengono determinate proprio dai contatti del cellullare di Di Matola. Tra queste perquisizioni, le forze dell’ordine hanno bussato anche alla porta di abitazioni di personaggi insospettabili.