Si è riunito il coordinamento cittadino del Partito Democratico di Sessa Aurunca ed, all’unanimità, ha espresso parere favorevole all’ipotesi di candidatura nelle liste PD, alle prossime elezioni regionali, di Massimo Schiavone.
“Conoscendo il profondo attaccamento e lo spirito di servizio di tutti gli iscritti al partito – fa sapere Francesco Sessa del circolo democratico sessano – non avevo mai avuto dubbi sull’esito di tale determinazione. La città di Sessa Aurunca, si dimostra, dunque, per l’ennesima volta, pronta ad esprimere le migliori potenzialità per la causa comune, superando, con una sola decisione, gli interessi di bottega e le scelte strumentali, che stanno caratterizzando, da ormai troppo tempo, il partito in Terra di Lavoro.
Il Circolo Cittadino di Sessa Aurunca offre, infatti, due autorevolissime candidature, quella dell’onorevole Gennaro Oliviero e quella di Massimo Schiavone, entrambi dello stesso genere, nell’esclusivo interesse del Partito Democratico. Tanto ci autorizza a rivendicare, politicamente, con ancora maggiore determinazione, l’impegno diretto di realtà territoriali ben strutturate, con rappresentanza istituzionali di massimo rispetto.
Ci riferiamo, chiaramente, alla città di Caserta. Rilanciamo, quindi, con fermezza assoluta, estendendolo al segretario cittadino di Caserta, Enrico Tresca, al segretario Provinciale, Emiddio Cimmino, ma soprattutto al parlamentare eletto in provincia di Caserta, onorevole Piero De Luca, l’appello affinché, assieme al segretario regionale, Leo Annunziata, esercitino quelle prerogative proprie delle loro funzioni, al fine di coinvolgere direttamente la città capoluogo, con l’indicazione di un autorevole candidato, di genere maschile, per completare e rendere ancora più competitiva la lista del Partito Democratico in Provincia di Caserta.
Un circolo ed una città, ribadiamo, con sindaco e vicesindaco, entrambi, iscritti al Partito Democratico. Città e circolo che sono riuscite ad indicare autorevoli personalità per ricoprire incarichi istituzionali e di partito come Presidenza Anci, Presidenza Eic, consiglio di amministrazione ASI, nonché postazioni di rilievo in segreteria provinciale e regionale, ha l’obbligo morale, prima che politico, di contribuire, in maniera diretta, a questa difficile sfida che ci attende. Noi lo abbiamo fatto!
Ci aspettiamo, ora, che venga levato quel velo di ipocrisia, che nasconde le vere ragioni di determinate scelte, che sembrano, ormai è noto a tutti, conseguenze di mero interesse personale. Solo così si potrà continuare a vantare la titolarità e l’appartenenza ad un partito e ad un progetto”.