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Addio al missionario padre Lorenzo Vetrella: fissati i funerali

Addio al missionario padre Lorenzo Vetrella: fissati i funerali

Macerata Campania. All’età di 88 anni, nell’Ospedale di Teramo, dove era stato ricoverato in seguito ad una caduta, questa mattina, 3 agosto 2020, alle tre della notte, è morto, per arresto cardiaco, padre Lorenzo dell’Immacolata (al secolo Giovanni Vetrella). Padre Lorenzo viveva nell’Infermeria provinciale dei Passionisti d’Italia, a San Gabriele dell’Addolorata, dove il sacerdote, da alcuni anni, era stato ricoverato per motivi di salute.

 

Padre Lorenzo Vetrella era nato a Macerata Campania (Caserta), nell’Arcidiocesi di Capua, il 20 ottobre 1932 da Lorenzo e Concetta Merola. Padre Lorenzo aveva un fratello, Martino, morto, e tre sorelle di cui una suora, Paola, passionista di Signa, Marianna ed Addolorata, viventi.

Entrato tra i passionisti, il 20 settembre 1948, a Calvi Risorta, dopo il Noviziato svolto a Falvaterra, nell’anno 1951-52, con il maestro padre Marcellino Di Benedetto, professò i consigli evangelici di povertà, castità ed obbedienza nella Congregazione dei Passionisti, il 15 settembre 1952, insieme al voto di promuovere la passione di Cristo presso i fedeli.

Dopo gli studi filosofici e teologici, svolti a Sora, Paliano e Ceccano, negli anni 1952-59, fu ordinato sacerdote ad Airola (Bn) il 9 agosto 1959 da monsignor Costantino Caminada, Vescovo di Sant’Agata dei Goti.

Trasferito a Napoli presso la Comunità passionista di Santa Maria ai Monti per completare gli studi, proseguì poi a Roma per la Sacra Eloquenza.

Impegnato da subito, per le sue spiccate doti intellettuali nell’insegnamento delle materie classiche nel Ginnasio interno dei passionisti di Calvi Risorta, una volta espletato questo compito culturale, si diede completamente all’attività apostolica e missionaria, predicando missioni popolari, novene, tridui, tenendo panegirici in varie parti d’Italia. Apprezzato per la spontaneità, l’immediatezza del suo parlare, era una persona affabile e di buona compagnia.

Tanti gli hobbies che coltivava nella sua vita anche di religioso, c’era quello di giardinaggio dell’orto. Da passionista assunse subito dal Fondatore, san Paolo della Croce, una spiccata tendenza alla missionarietà.

Di facile battuta, dal verso poetico immediato trovava occasione in ogni circostanza per trasformare anche un momento di sofferenza in un momento di gioia, perché sapeva sorridere e sapeva far ridere. E siccome la gioia viene da Dio, era una persona profondamente ancorata ai valori spirituali. Con gli anni, padre Lorenzo aveva perso la su vivacità, per la sua salute molto precaria. Per il motivo si superiori maggiori furono obbligati a collocarlo nell’infermeria provinciale di San Gabriele dell’Addolorata, dove poteva essere, e di fatto lo è stato, meglio curato e seguito.

Fondamentalmente nella Congregazione ha svolto il ruolo di missionario e di docente, ma non ha ricoperto uffici particolari, per il suo impegno primario di missionario. E’ stato in poche comunità dell’ex provincia religiosa dell’Addolorata del Basso Lazio e Campania, ed esattamente a Calvi Risorta, Forino e Itri Civita.

Ultima tappa della sua vita è stata quella di San Gabriele dell’Addolorata, di cui era particolarmente devoto, dopo la costituzione dell’unica provincia religiosa dei passionisti d’Italia, Francia e Portogallo, intitolata a Maria Presentata al Tempio.

I funerali si svolgeranno direttamente, domani 4 agosto 2010, nella chiesa Abaziale di San Martino, vescovo, in Macerata Campania, alle ore 17.00.