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“San Felice sei tu”: Residenti vessati su Imu e Tasi. Colpa di delibera errata

San Felice a Cancello. Nasce un nuovo movimento a San Felice a Cancello composto da diversi professionisti e tecnici. In questi giorni si sono tenute delle riunioni sia a Botteghino che in zona centrale.

Il gruppo si chiama ‘San Felice sei tu’ e a qualche riunione pare sia stato invitato anche il sindaco.

Ecco la nota ufficiale di questo nuovo sodalizio che pone grandi interrogativi sui tributi.


“I cittadini di San Felice a Cancello devono sapere le vessazioni cui sono sottoposti dall’ufficio tributi comunali che avanza assurde pretese fiscali in materia di Imu/Tasi su suoli edificatori (solo su carta)”
, i cui valori sono stati attribuiti in applicazione di una delibera di Giunta comunale n.20 del 22.02.2008, errata nel contenuto, inapplicabile all’attualità e pertanto dichiarata illegittima dai Giudici della Commissione Tributaria Provinciale di Caserta, che hanno annullato gli accertamenti e condannato il Comune di San Felice a Cancello al pagamento delle spese di giudizio.- Inizia così la lettera del gruppo San Felice sei tu.

 

 

“Inoltre, la Commissione Tributaria Provinciale di Caserta, sezione 2, ha chiarito che per le aree edificabili, il valore è costituito da quello venale in comune commercio al 1° gennaio dell’anno di imposizione dichiarando illegittimi gli accertamenti privi di un puntuale riferimento ai valori venali dei terreni relativamente all’anno di imposizione. Eppure, nonostante le sentenze, il comune di San Felice a Cancello continua a fare ricorso a stime sistematicamente sbagliate e riferite all’anno 2007”.

 

“Non è accettabile la colpevole inerzia dell’Amministrazione comunale, nociva degli interessi collettivi. Peraltro questo gruppo ha rappresentato, in diverse occasioni, al Sindaco l’iniziativa per deliberare nel merito della vicenda, fornendo motivazioni politiche e tecniche a corredo della Deliberazione da assumere. Pronti e disponibili da subito ad un pubblico dibattito con la presenza dei migliori esperti in materia tributaria, non è giusto che noi cittadini, mal serviti, paghiamo le colpe di avventurosi ed incompetenti. Insieme alziamo un grido: DIGNITA'”.