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Droga sull’Appia, 11 condanne nel verdetto bis. NOMI E FOTO

Droga sull’Appia, 11 condanne nel verdetto bis. NOMI E FOTO

 

Santa Maria Capua Vetere. Resiste l’impianto accusatorio anche alla prova della sentenza d’Appello. Non si discosta molto dal primo verdetto quanto decretato oggi dai giudici della Corte di Appello di Napoli per l’inchiesta  sullo spaccio di droga all’ombra della città del Foro.

 

Ci sono state in totale otto riduzioni (tali solo in parte per la continuazione con altri reati) e tre conferme. Verdetto di primo grado cristallizzato per Paolo Buono, Dario Mingione e soprattutto per Tommaso D’Angelo, ritenuto il capo dell’organizzazione e per il quale si apre la prospettiva concreta di 14 anni e 5 mesi di reclusione qualora la Cassazione non dovesse cancellare questa decisione. In totali sono stati inflitti 70 anni di carcere per 11 imputati (alla fine dell’articolo la sentenza completa con tutte le condanne, ndr).

Il codice dei pusher

L’attività investigativa, condotta dall’ottobre del 2015 al marzo 2016, è stata sviluppata mediante intercettazioni telefoniche ed ambientali, acquisizione e sviluppo dei tracciati del traffico telefonico delle utenze in uso agli indagati nonché attraverso servizi di osservazione pedinamento e riscontro che hanno consentito di edificare un solido compendio indiziario-probatorio in ordine alla sussistenza ed operatività di un’associazione dedita al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, del tipo hashish e cocaina, stabilmente operante nelle zone di San Prisco e nei paesi limitrofi della provincia di Caserta.

Il lavoro investigativo ha altresì permesso di accertare complessivi 52 episodi tra detenzione ai fini di spaccio e cessione in concorso di sostanze stupefacenti. Sono stati, infatti, valorizzati i contatti telefonici tra gli indagati ed i contenuti delle conversazioni intercettate nelle quali quest’ultimi, utilizzando linguaggi criptici (ad esempio: “somme di danaro” per indicare la “cocaina” – prendere un caffè per determinare l’incontro – “cose buone buone”, “documenti”, “libretti” – “1 Kg. di vongole” – “macchina marrone e macchina bianca”-), fissavano appuntamenti ed indicavano i luoghi e le date in cui svolgere le cessioni delle sostanze illecite.

 

LA SENTENZA E LE CONDANNE

(TRA PARENTESI QUELLE DI PRIMO GRADO)

BUONO Paolo cl’91, di Santa Maria Capua Vetere; 5 anni e 4 mesi (5 anni e 4 mesi)
CESTRONE Giovanni cl’95, di San Prisco; 8 anni in continuazione con altra sentenza (7 anni e 8 mesi)
CRISTILLO Maria cl’77, di Santa Maria Capua Vetere; 4 anni e 6 mesi (5 anni e 4 mesi)
D’ANGELO Tommaso cl’ 72, di San Prisco; 14 anni e 5 mesi (14 anni e 5 mesi)
DELL’IMPERIO Francesco cl’88, di Frignano; 3 anni (5 anni)
FARINA Pasquale cl’96, di San Prisco; 5 anni e 2 mesi in continuazione con altra sentenza (5 anni)
MAURO Vincenzo cl’90, di San Prisco; 7 anni e 6 mesi in continuazione (7 anni)
MINGIONE Dario cl’91, di Santa Maria Capua Vetere; 6 anni e 10 mesi (6 anni e 10 mesi)
PAOLELLA Marcello Benetenuto cl’78, di Santa Maria Capua Vetere; 6 anni (8 anni e 6 mesi)
REGINO Pasquale cl’82, di Frattaminore (Na) 5 anni e 4 mesi (7 anni e 4 mesi)
FUNICIELLO Domenico cl’92, di Santa Maria Capua Vetere 3 anni e 4 mesi (5 anni).