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Morico, altro ribaltone: condanna cancellata e libertà. Tutte le decisioni

 

Morico, altro ribaltone: condanna cancellata e libertà. Tutte le decisioni

 

Santa Maria Capua Vetere/Grazzanise. Un ribaltone in piena regola. L’ennesimo di una vicenda intricata e che potrebbe riservare altre sorprese. L’assoluzione cancellata dalla condanna in Appello, stravolta pure quest’ultima dalla Cassazione che poche ore fa ha annullato con rinvio ad una nuova sezione il verdetto di secondo grado nei confronti del re del pane Gianni Morico.

La Suprema Corte ha annullato la condanna a 6 anni e 8 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa accogliendo l’istanza dei legali Paolo Raimondo e Giuseppe Stellato. Affondate le dichiarazioni di Nicola Schiavone che avevano portato al clamoroso ribalatone in Appello: Morico, finora ai domiciliari, si appresta a tornare in libertà, condizione nella quale attenderà la fissazione di un nuovo procedimento in Corte d’Appello.

Annullata la condanna a 14 anni pure per Pasquale Fontana, confermati invece gli 11 anni per Nicola Del Villano.

 

Il nodo Schiavone

Il centro della questione restano le dichiarazioni di Nicola Schiavone, rese poco dopo il pentimento e utilizzate nella requisitoria dal procuratore generale: il figlio di Sandokan disse di non aver mai avuto rapporti diretti col “re del pane”, ma di aver saputo dagli affiliati sammaritani che era a disposizione soprattutto per cambiare assegni. Il titolare della catena di alimentari del Casertano era stato assolto in primo grado, ma la Dda di Napoli aveva presentato ricorso contro quella decisione. Era in secondo grado lo scenario si ribaltò, fino al nuovo colpo di scena odierno.