Due clan dietro l’ultima rivolta in carcere, scattano i trasferiti: ci sono pure ras dei Casalesi
Santa Maria Capua Vetere/Casal di Principe. Sono stati immediatamente trasferiti i promotori della protesta scoppiata ieri al carcere di Santa Maria Capua Vetere ìì, dove oltre un centinaio tra detenuti e detenute dei reparti di Alta Sicurezza Tamigi e Senna si sono barricati nell’area parcheggio per ore, lamentando la sospensione, disposta dal Dap, delle video-chiamate e della sorveglianza dinamica.
Gia’ due giorni fa le donne dell’Alta sicurezza, tra cui vi sono elementi reclusi per associazione mafiosa, protestarono, poi ieri anche gli uomini hanno aderito alla mobilitazione, battendo oggetti su muri e inferriate, bruciando le sterpaglie attorno alla chiesetta del carcere; la protesta e’ rientrata spontaneamente dopo alcune ore, ma i promotori, per il momento solo uomini, sono stati subito trasferiti.
Per ora sono una ventina, ma si potrebbe arrivare ad una cinquantina di trasferimenti. Tra i detenuti trasferiti elementi del clan dei Casalesi, del clan napoletano dei Mazzarella.