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Una trentina di casi nella zona rossa con centinaia di residenti fantasma: “Molti ci attaccano il telefono in faccia”

Di 24 Giugno 2020Cronaca

 

MONDRAGONE. Sono oltre 700 i tamponi praticati nell’area dei Palazzi ex Cirio di Mondragone , da lunedi’ diventata zona rossa dopo l’emersione di casi di Coronavirus in particolare nella comunita’ bulgara, residente in gran parte nel degradato complesso formato da quattro palazzi. Emerge da fonti dell’Asl di Caserta presenti sul posto.

 

 

Una trentina i positivi ma mancano ancora 150 tamponi da processare. Al momento inoltre, la Polizia Municipale ha condotto solo tredici positivi al Covid Hospital di Maddaloni, altri 16 contagiati saranno trasferiti nelle prossime ore, appena i vigili urbani riusciranno a intercettarli nei loro appartamenti. Altra criticita’ e’ la copertura sanitaria con i tamponi.

 

 

“Non tutti coloro che risiedono qui sono venuti a farsi i tamponi – spiega all’Ansa un mediatore culturale bulgaro chiamato in supporto – anche perche’ l’esame e’ stato fatto su base volontaria. Ho chiamato telefonicamente molte persone per convincerle a farsi il test ma mi hanno attaccato il telefono in faccia”.

 

Stando a quanto emerge sono forse centinaia lepersone, soprattutto stranieri, che vivono stabilmente nei palazzi ex Cirio, non sono censiti perche’ non hanno alcun contratto di fitto, ma si appoggiano “in nero” da connazionali. Altri inquilini italiani, risultati negativi al tampone, lamentano infine la “superficialita’ con cui e’ stata realizzata questa zona rossa; una ragazza positiva lavora al negozio di alimentari qua fuori, che sta puntualmente aperto. Questo e’ il modo di evitare la diffusione del contagio”