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Smantellata piazza di spaccio da 100mila euro al mese, 11 arresti

 

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Smantellata una organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti tra Frosinone e Roma. Dalle prime ore di questa mattinata, i militari del comando provinciale di Frosinone, stanno dando esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare, emessa Gip del Tribunale di Frosinone, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 11 persone, di cui due in carcere e 9 agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione, acquisto, trasporto e cessione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

 

L’attivita’ investigativa, condotta dal mese di ottobre 2018 al mese di luglio 2019, ha permesso di documentare tramite intercettazioni telefoniche e ambientali oltre a servizi di osservazione controllo e pedinamento l’operativita’ di un gruppo criminale con interessi nelle province di Frosinone e Roma dedito allo spaccio di droga. E’ stata cosi’ smantellata una delle piu’ fiorenti piazze di spaccio della Ciociaria e quella di viale Grecia. Gli indagati, italiani e stranieri acquistavano la droga anche a chili, poi la confezionavano in singole dosi e la vendevano, per un giro di affari complessivo di 100 mila euro al mese. Nel corso delle indagini sono state gia’ arrestate 11 persone in flagranza di reato e sequestrati 13 chili di droga (cocaina e hashish). Per l’esecuzione del provvedimento e per le relative perquisizioni sono impiegati 75 militari del comando provinciale di Frosinone.

 

 

Gli arresti, tra Frosinone, Roma, Spoleto e Santa Maria Capua Vetere, sono scattati a seguito dell’attivita’ investigativa dei militari del comando di Frosinone, che ha consentito di accertare che l’appartamento occupato abusivamente, in viale Grecia, nel capoluogo ciociaro, era stato trasformato in una vera e propria centrale di spaccio, aperta 24 ore su 24 ore per sette giorni alla settimana, grazie alla presenza costante, al suo interno, di almeno una persona.

 

Nell’appartamento, inoltre, oltre a spacciare, gli indagati procedevano a “lavorare” la cocaina affinche’ si presentasse “cruda” o “cotta”. Il portone d’ingresso blindato era stato ulteriormente protetto mediante l’installazione di un’inferriata in ferro dalla parte interna, che consentiva solo una minima apertura, quanto bastava al passaggio di una mano per l’acquisto dello stupefacente. Decine i clienti che ogni giorno si rifornivano di cocaina, provenienti da Frosinone e dai comuni limitrofi. Le manette sono scattate per 11 persone, responsabili, a vario titolo, di concorso formale in reato continuato per l’acquisto, la detenzione, il confezionamento, la cessione, il trasporto e lo spaccio continuato al dettaglio di cocaina.

 

Per quanto riguarda i ruoli degli indagati, C.I., nato nel 2000 era il vero e proprio “coordinatore” dell’attivita’ di spaccio, mentre C.G., classe ’94, C.E. classe ’92, P.P. classe ’93, M.L. classe ’84, A.D. classe ’75 e S.E. classe ’91, B.J. classe ’84 e C.S. classe ’90 risultavano impegnati stabilmente nell’attivita’ di spaccio al dettaglio. Romano il canale di approvvigionamento della coca gestito da B.G. classe ’86 e P.G. classe ’84. Le indagini hanno consentito di ricostruire uno spaccato eloquente dell’attivita’ di “sportello dello spaccio” svolta all’interno dell’immobile di viale Grecia, ed hanno individuato in C.I., una figura di spicco dell’organizzazione.