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Fuga dalla zona rossa, 8 fermati dai militari: 3 lavoravano nei campi

Di 24 Giugno 2020Cronaca

 

MONDRAGONE. Ciò che tutti temevano è avvenuto. La prima giornata dopo la decisione di De Luca di chiudere i Palazzi Cirio è stata caratterizzata dall’aumento dei casi (ora sono 25 su 520 tamponi già processati) ma anche dalle mini fughe.

Se la polizia locale ha ridimensionato la portata di quanto avvenuto nell’ormai famigerato video girato in una zona non soggetta a restrizioni, militari e agenti dislocati sul territorio hanno invece effettivamente fermato 8 persone in fuga dalla mini zona rossa.

Tre di loro sono state beccate nei terreni agricoli dove lavorano come bracciati. Altri cinque invece erano in strada come se nulla fosse accaduto. Tutti sono stati sottoposti coattivamente al tampone.

Salgono i contagi

Fino a ieri sera erano stati 582 i tamponi eseguiti su altrettanti residenti nei cosiddetti Palazzi Cirio a Mondragone, dove da tre giorni è emerso un focolaio che ha visto coinvolti diversi membri della comunità bulgara presente nell’area. Sono stati processati complessivamente 519 tamponi, 25 dei quali sono risultati positivi al coronavirus, compresi i primi due casi emersi, una donna che si era recata all’ospedale di Sessa Aurunca per partorire e un altro uomo, entrambi cittadini bulgari residenti a Mondragone. Tra i 25 positivi figura anche una cittadina italiana.

Chiusi fino al 30

Un’ordinanza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha istituito una “zona rossa” comprendente i 4 edifici della cosiddetta area Cirio, dove viene stimato che risiedano stabilmente tra le 600 e le 700 persone, gran parte delle quali di origine straniera. I residenti sono in isolamento domiciliare ed è stato disposto il divieto di entrata e uscita dall’area, con la sola eccezione degli operatori sanitari e socio-sanitari impegnati nei controlli e nelle attività di assistenza, e per il trasporto e la somministrazione di derrate alimentari e generi di prima necessità. Il provvedimento resterà in vigore fino al 30 giugno.

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