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Addio a storica insegnante elementare: “Un esempio nella vita e in classe”

 

 

MARCIANISE. Saranno celebrati alle 16 al Duomo di Marcianise i funerali di Anna Alberico, storica insegnante elementare che ha insegnato a generazioni di piccoli marcianisani, e spentasi all’età di 90 anni.

Il ricordo dell’ex sindaco Velardi

L’ex sindaco Antonello Velardi ha affidato il suo ricordo ad un lungo post: “Se ne è andato un altro pezzo di Marcianise, simbolicamente importante perché rappresentativo di un segmento significativo della comunità locale. E’ morta Anna Alberico, insegnante elementare ormai da tempo in pensione. Aveva 90 anni e se ne è andata per l’età avanzata ma è stata lucidissima ed autonoma fino alla fine. La signora Alberico era vedova di un altro insegnante elementare, il professore Gaetano Marino, morto prematuramente, anche lui molto noto a Marcianise.

Perché se ne è andato un altro pezzo significativo della comunità? Perché la professoressa Alberico ha fatto parte, negli anni della ricostruzione e poi del boom economico e quindi della mutazione socio-economica, della parte più avanzata di Marcianise, quella parte che con la propria azione e il proprio lavoro ha contribuito ad affrancare la città da vecchi schemi e da antichi stereotipi. La signora Anna la ricordo insegnante alla scuola Pascoli ed è da collocare in quel gruppo molto attivo e molto fecondo di idee che comprendeva colleghi come Francesco “Ciccio” Valentino e Luigi Onorato, ma anche il mio insegnante Guido Di Dino, clamorosamente avanti nella loro attività e distanti anni luce dal pantano locale. Sono persone – ho sempre pensato – che ai tempi d’oggi avrebbero potuto insegnare nelle migliori università, altro che scuola elementare. La stessa signora Anna dovette fare il passo indietro negli studi: come in tute le famiglie numerose del mondo contadino post-guerra, si sceglieva quale figlio dovesse proseguire ed arrivare alla laurea che allora era un lusso, in tutti i sensi. Nella famiglia Alberico fu scelto il primo figlio maschio e toccò a Michele, poi diventato bravo e stimato medico anestesista, molto noto a Marcianise e anche fuori per la sua attività, morto prematuramente anni fa ma ancora vivo nella memoria di molti marcianisani.

La signora Anna è stata un riferimento nella scuola ma innanzitutto nella sua famiglia. Rimasta vedova quando il primo figlio Antonio (Tonino) stava per completare gli studi universitari in Medicina, ha tirato su con forza e con brillanti risultati anche Patrizia, Elena, Annarita, Emma, alcune delle quali hanno scelto la strada dell’insegnamento nel solco della tradizione familiare. Una semina feconda, imperniata innanzitutto sull’esempio, fino ai nipoti. Ne sono tredici, molto legati alla nonna, tutti brillanti studiosi nelle migliori università, che si stanno facendo onore in giro per l’Italia. Espressione di quella che continuo a considerare la “meglio gioventù” di Marcianise che però negli anni scorsi è scappata da questa città con la scusa delle esigenze di lavoro ma più verosimilmente perché non tollerava i sistemi di selezione e di avanzamento e quindi si sentiva soffocata.

La signora Anna Alberico è stata, insomma, una protagonista silenziosa. Molto poco appariscente, discreta per scelta e per formazione, è stata un simbolo senza sgomitare per esserlo. E’ stata – e anche questo segnala il punto avanzato del suo mondo di riferimento – consuocera della professoressa Giovanna Scalera, scomparsa un anno fa, che fu la prima consigliere comunale donna di Marcianise, eletta nel lontano 1956 quando essere donna ed essere impegnata nel pubblico era complicato come scalare una montagna.

Sì, se ne va un pezzo di storia della città. Se ne va un simbolo, era doveroso che la ricordassi nella mia galleria “obituaries” anche perché, come per ogni persona discreta, si rischia ingiustamente l’oblio. I funerali si svolgeranno oggi, martedì, alle 16 nel duomo di Marcianise. A suoi familiari (tra loro ci sono alcuni miei amici carissimi) le più sentite condoglianze; alla signora Anna una carezza e il tributo per ciò che ha fatto e ha rappresentato.”