Skip to main content

Diesel mischiato con olio, così pompe bianche fanno crollare prezzi. L’inchiesta si allarga

Caserta/Capua. Benzina e diesel venduti senza rispettare gli standard normativi e senza pagare le accise: e’ l’accusa a carico di un imprenditore di 42 anni, cui la Guardia di Finanza ha sequestrato su ordine del Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere due pompe di benzina, ubicate a Roccaromana e Sant’Angelo d’Alife, comuni dell’Alto-Casertano.

 

Un altro distributore di proprieta’ del 42enne era stato sequestrato a Riardo nel novembre scorso per gli stessi motivi. I finanzieri di Capua, coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno accertato che il 42enne miscelava il gasolio con olio lubrificante, mentre la benzina aveva un numero di ottani inferiore al minimo di legge; grazie a questi artifizi l’imprenditore riusciva a pagare meno tasse e a vendere il prodotto nei suoi distributori, facenti parte del circuito delle cosiddette “pompe bianche”, ad un prezzo inferiore rispetto ai concorrenti.

 

L’inchiesta però potrebbe riservare presto nuovi sviluppi visto che le fiamme gialle del comando provinciale di Caserta tengono d’occhio altre pompe dai prezzi sospetti che avrebbero potuto mettere in atto lo stesso raggiro.