L’AGGIORNAMENTO
CASERTA. Sono in totale 18 le persone per le quali il pm aveva chiesto l’arresto nell’ambito dell’operazione che ha portato i carabinieri del nucleo investigativo di Caserta a eseguire 7 misure cautelari. L’ottava riguarda un indagato che si trova fuori regione.
Il gip Di Palma ha disposto per 4 di loro il carcere e per altrettante gli arresti domiciliari, respingendo per 10 la misura e indagandoli dunque a piede libero.
L’ELENCO DEGLI INDAGATI
CARCERE
Buonocore Concetta 1962 Caserta
D’Angelo Consiglia 1974 Caserta
Maravita Michele 1987 Caserta
Vergone Agostino 1989 Caserta
ARRESTI DOMICILIARI
Cinotti Paolo 1985 Caserta * (misura da eseguire)
Coppola Ferruccio 1988 Caserta
Giglio Umberto 1984 Caserta
Orefice Giuseppe 1977 Capodrise
INDAGATI A PIEDE LIBERO
Carbone Vincenzo 1973 Caserta
Carponi Maxmiliano 1982 Caserta
Cioffi Pietro 1966 Caserta
D’Itri Alfonso 1970 Caserta
Della Ventura Maddalena 1987 Valle di Maddaloni
Maio Pasquale 1996 San Marco Evangelista
Scalino Virginia 1983 Caserta
Tunisino Felice 1977 Caserta
Vergone Antonio 1990 Caserta
Vergone Clemente 1970 Caserta
LA NOTA
CASERTA. Nella mattinata odierna, nelle province di Caserta e Latina, i militari del Nucleo Investigativo di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, nei confronti di 7 persone, ritenute, a vario titolo, responsabili di associazione di tipo mafioso (clan Belforte – Mazzacane) e traffico di sostanze stupefacenti.
La misura cautelare ha colpito affiliati di spicco del citato sodalizio, tra i quali, BUONOCORE Concetta, moglie di DELLA VENTURA Antonio detto “Il Coniglio”, capozona a Caserta dei “Mazzacane”, ed il genero di questi MARAVITA Michele. Quest’ultimo – avvalendosi del potere intimidatorio derivante dall’appartenenza al clan – ha gestito il traffico di sostanze stupefacenti nel citato capoluogo.
I provvedimenti restrittivi (4 in carcere e 3 agli arresti domiciliari) costituiscono il risultato di un’attività investigativa, condotta attraverso attività tecniche e servizi di osservazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, avviata nell’aprile 2017, che ha consentito di accertare che:
– BUONOCORE Concetta, nonostante il suo stato detentivo, era costantemente messa a conoscenza della situazione esterna da congiunti e collaboratori, e manteneva pertanto un costante controllo delle attività illecite del gruppo criminale, organizzando addirittura “regolamenti” di conti nei confronti di soggetti che avevano mancato di rispetto al genero Michele;
– MARAVITA Michele, per conto della suocera, aveva assunto la direzione degli affari di famiglia gestendo le attività commerciali (una sala scommesse a Casagiove, un parcheggio e un negozio di animali a Maddaloni), dirigendo le attività illecite (stupefacenti, usura, estorsioni e riciclaggio) e provvedendo al sostentamento dei propri collaboratori e dei detenuti. Di fatto il punto di riferimento per gli altri appartenenti e affiliati al clan su Caserta, Maddaloni e comuni limitrofi;
– VERGONE Agostino era il braccio destro di MARAVITA Michele e si occupava principalmente della conduzione delle piazze di spaccio fornendo (e talvolta imponendo) le sostanze stupefacenti ai vari pusher;
– D’ANGELO Consiglia, ritenuta la faccendiera di MARAVITA, poneva in essere tutte le condotte necessarie per preservare l’operatività del gruppo criminale, come ad esempio il reperimento di telefoni cellulari e di schede telefoniche intestate a soggetti fittizi e l’organizzazione degli accompagnamenti in carcere per le visite alla BUONOCORE e ai DELLA VENTURA.
Le piazze di spaccio di MARAVITA erano materialmente gestite da VERGONE, che si avvaleva dei pusher COPPOLA Ferruccio, GIGLIO Umberto e CINOTTI Paolo. Lo stupefacente (cocaina, hashish e marijuana) arrivava da diverse zone del napoletano con OREFICE Giuseppe che si occupava dell’intermediazione, in particolar modo per l’hashish.
Un giro d’affari di svariate migliaia di euro settimanali che consentiva a MARAVITA di mantenere un tenore di vita molto elevato, caratterizzato da numerosi eccessi come viaggi all’estero in residenze di lusso, gite in barca e puntate ai casinò. La deviazione della processione religiosa della SS. Vergine Delle Grazie fin sotto la casa di famiglia, nel luglio 2017, è stata la dimostrazione dell’influenza e della forza del clan nella frazione Santa Barbara di Caserta.
Nel maggio 2017 ci sono anche stati dei momenti di tensione poiché CINOTTI aveva intenzione di rendersi autonomo dal gruppo di MARAVITA. Quest’ultimo, la sera del 23 maggio, aveva organizzato un agguato e lo aveva aggredito insieme ad altri soggetti, tra i quali VERGONE Agostino, che nell’occasione aveva anche esploso un colpo d’arma da fuoco fortunatamente senza conseguenze.
L’attività investigativa ha quindi confermato la piena attività del clan Belforte, con particolare riferimento ai comuni di Caserta e Maddaloni.
I soggetti colpiti da ordinanza di custodia cautelare in carcere sono:
1. BUONOCORE Concetta (cl. 1962) 2. MARAVITA Michele (cl. 1987) 3. D’ANGELO Consiglia (cl. 1974) 4. VERGONE Agostino (cl. 1989) L’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stata invece notificata a: 1. COPPOLA Ferruccio (cl. 1988) 2. GIGLIO Umberto (cl. 1984) 3. OREFICE Giuseppe (cl. 1977). |
Nella foto in alto da sinistra: Vergone, D’Angelo, Coppola, Orefice, Giglio
In basso da sinistra: Maravita e Buonocore
IL PRIMO LANCIO DI EDIZIONE CASERTA
Caserta. Operazione poco prima dell’alba nel capoluogo da parte dei carabinieri del comando provinciale di Caserta.
Un blitz antidroga nelle zone del rione Cappiello e del parco Falcone.
Sarebbero una decina le persone prelevate nelle proprie abitazioni e portate in caserma.
Segue aggiornamento