Maddaloni. Michele Maravita, il reggente della fazione Belforte del capoluogo, e personaggio principale dell’ordinanza eseguita stamani dal comando provinciale di Caserta, era ai domiciliari nella sua nuova villa a Valle di Maddaloni, suo paese d’origine (una famiglia molto conosciuta), da dove è partita la sua scalata. Il blitz poco prima dell’alba.
Barca ormeggiata a Mergellina
Il 33enne era con la moglie ed è tornato nuovamente in carcere. Un personaggio sui generis, molto diverso dai suoi predecessori che avevano guidato il clan.
Maravita era molto conosciuto a Caserta città, amico di commercianti di spicco, dove acquistava abiti firmati. Amava la bella vita le giornate in barca, i pranzi e le cene a Capri. Inoltre Maravita ha pure una bella barca, abbastanza grande, ormeggiata nel porto dei vip a Mergellina.
I ruoli apicali
MARAVITA Michele, per conto della suocera, aveva assunto la direzione degli affari di famiglia gestendo le attività commerciali (una sala scommesse a Casagiove, un parcheggio e un negozio di animali a Maddaloni), dirigendo le attività illecite (stupefacenti, usura, estorsioni e riciclaggio) e provvedendo al sostentamento dei propri collaboratori e dei detenuti. Di fatto il punto di riferimento per gli altri appartenenti e affiliati al clan su Caserta, Maddaloni e comuni limitrofi;
– VERGONE Agostino era il braccio destro di MARAVITA Michele e si occupava principalmente della conduzione delle piazze di spaccio fornendo (e talvolta imponendo) le sostanze stupefacenti ai vari pusher;
– D’ANGELO Consiglia, ritenuta la faccendiera di MARAVITA, poneva in essere tutte le condotte necessarie per preservare l’operatività del gruppo criminale, come ad esempio il reperimento di telefoni cellulari e di schede telefoniche intestate a soggetti fittizi e l’organizzazione degli accompagnamenti in carcere per le visite alla BUONOCORE e ai DELLA VENTURA.