Regionale. La trasmissione in onda ieri sera su Raitre, Report, ha gettato una vera e propria ombra sulla sanità campana. Durante la trasmissione, infatti, è andato in onda un servizio sul presidente della regione, Vincenzo De Luca.
L’inchiesta, curata dal giornalista Federico Ruffo, è intitolata Lo sceriffo si è fermato a Eboli. Al centro la gestione e la politica di tolleranza zero del presidente. Prima della pandemia, e nella sua fase iniziale, il presidente della Campania Vincenzo De Luca spendeva quasi 10 mila euro a settimana per la promozione social. Dal’inizio della diffusione del virus quasi zero: “De Luca vive di luce propria, non ha bisogno di promozione a pagamento”, sottolinea Ruffo. Il Governatore regionale durante l’emergenza ha aumentato molto il suo consenso anche gazie ai numeri sui social. La direzione dei tamponi e la creazione del Covid Ospital di Ponticelli sono finiti sotto accusa della trasmissione.
La grande scommessa dell’Ospedale del Mare
Il nuovo reparto Covid-19 dell’Ospedale del Mare di Napoli è la grande scommessa della giunta De Luca: settantadue posti di terapia intensiva dentro a dei container. Quando viene presentato il 20 aprile, però, rischia di essere già inutile, perché i pazienti ormai scarseggiano, mentre due piani dell’ospedale erano e restano vuoti. Dai 72 posti iniziali si passa a 48, perché i lettini di degenza sono troppo vicini. Costo medio 250mila euro a letto.
Stando alla testimonianza di un infermiere dell’ospedale del Mare, mancherebbero però molte cose. “Hanno fatto un solo bagno per 12 pazienti”, ha raccontato l’operatore sanitario. Per quanrto riguarda l’ospedale di Campolongo, la trasmissione parla di errori fatali. Una donna di Pompei ospite del Campolongo Hospital è infatti morta di Covid-19 dopo essere stata trasferita all’ospedale di Eboli con una diagnosi errata. Un audio di un medico di Eboli smentisce la difesa del direttore del Campolongo. Il medico infatti parla del primo paziente positivo al Covid-19, arrivato dall’altro nosocomio.