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Mascherine, svolta vicina pure in Campania: cade divieto in alcuni luoghi

Mascherine, svolta vicina pure in Campania: cade divieto in alcuni luoghi

 

REGIONALE. In attesa di sciogliere le riserve sulle modalità con le quali la Campania si prepara ad accogliere dal 3 giugno le persone provenienti da altre regioni, si valuta un cambio di rotta per quanto riguarda le mascherine.

 

Il presidente Vincenzo De Luca potrebbe infatti l’opportunità di diversificare l’utilizzo del dispositivo di protezione individuale: coi numeri in discesa e le alte temperature l’obbligo potrebbe restare solo nei luoghi chiusi e decadere in quelli aperti.

 

L’obbligo di indossare le mascherine all’aperto resta, fino a contrordine, oltre che da noi, anche in Lombardia, Trentino, Friuli Venezia-Giulia, e a Genova. In Piemonte il governatore Cirio ha emesso un’ordinanza per l’obbligo di mascherina che sarà in vigore fino al 2 giugno.

 

Scontro DeMa-DeLu sulla movida

 

“La nostra ordinanza non e’ stata ne’ annullata ne’ sospesa, resta l’apertura di luoghi come il bosco di Capodimonte e la Floridiana. È un’ordinanza legittima, e’ prevalso il capriccio di una persona (il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ndr) che ritiene di dover intervenire sulla regolamentazione della mobilita’ pedonale, economia e commerciale e che nulla ha che fare con la sanita’”. Lo dice il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, commentando il decreto del Tar che ha accolto il ricorso della Regione contro l’ordinanza del Comune sulla movida.

 

Il provvedimento

 

“Il provvedimento – aggiunge de Magistris – non pregiudica il merito, di cui si discutera’ nei prossimi giorni, e siamo convinti che dal punto di vista giuridico abbiamo le ragioni dalla nostra parte. Il decreto dice una cosa anche comprensibile: che di fronte a orari contrastanti si e’ ritenuto far prevalere l’ordinanza regionale, perche’ viene giustificata come una ordinanza di natura sanitaria. È questo il punto grave e che ho sottolineato al presidente del Consiglio: la regolamentazione dei mercati e delle attivita’ economiche e’ materia di pertinenza dei sindaci”. Per l’ex Pm con l’ordinanza regionale, che in virtu’ del decreto del Tar e’ valida anche a Napoli, De Luca “mette in pericolo la salute dei napoletani e dei campani, perche’, restringendo orari e spazi, spinge persone a concentrarsi. Se dopo le 22 non puoi portare la birra fuori da un locale, tutte le persone entreranno nel locale”.

 

Chiesto intervento

 

Il sindaco chiede quindi nuovamente al governo di intervenire contro “un abuso di posizione dominante di un presidente di Regione che, invece di dare conto del disastro che sta venendo fuori sulla sanita’ napoletana e campana, si diverte a incidere sulla vita delle persone”. A De Luca, de Magistris chiede di “smetterla con questi atteggiamenti che rischiano di distruggere i territori e la salute dei concittadini: questo non possiamo consentirtelo”.