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Reddito di cittadinanza non gli basta e minaccia madre per soldi, scatta divieto dopo l’arresto

 

SAN PRISCO. Arrestato e liberato dopo meno di 48 ore: non potrà vedere i suoi genitori e sarà obbligato a tenersi a 100 metri di distanza dalla loro abitazione, Antonio M., il 32enne fermato nel pomeriggio di giovedì dai carabinieri della stazione di San Prisco per tentata estorsione e maltrattamenti ai danni dei genitori.

 

Il giovane, già denunciato dai congiunti per alcuni episodi pregressi e percettore di reddito di cittadinanza, giovedì si era presentato nell’abitazione paterna per chiedere soldi e sigarette alla madre. L’ennesima richiesta avanzata con minacce di vario genere (“Ti aspetto domani a lavoro” avrebbe detto alla donna, impiegata a Santa Maria Capua Vetere) e sferrando alcuni calci alla porta di ingresso.

 

I genitori, fermi nel diniego (convinti che quel denaro servisse per la droga) e di fronte al pericolo di una possibile aggressione, hanno chiamato i carabinieri e il 32enne disoccupato è stato bloccato a pochi metri di distanza  dall’abitazione e tratto in arresto l’uomo per tentata estorsione e maltrattamenti. Il 32enne è stato condotto in carcere a Santa Maria Capua Vetere e questa mattina si è tenuta l’udienza di convalida del fermo.

 

L’arresto è stato confermato, ma il gip Alessandro Grammatica ha disposto la revoca della detenzione e la liberazione del 32enne concordando con la richiesta degli avvocati Rosario Avenia e Pasquale Martusciello. I legali, a fronte della conferma del carcere chiesta dal pm, hanno evidenziato che le minacce non sono trascese in violenza fisica; a questo punto il gip ha disposto come unica misura il divieto di avvicinamento ai genitori e ai luoghi da loro frequentati.