“Quando ho visto che rispetto ad un libero movimento di cittadini o di opinione pubblica, che mi ha oggettìvamente inorgoglito – spiega Maresca – si muovevano partiti a corto di candidati che usavano il mio nome, mi sono deciso a esternare la mia indisponibilità. Il gioco su di me, per così dire, si è fatto fastidioso. Sarei ipocrita se non dicessi di essere stato tentato, se non ammettessi un forte interesse per le ricadute pubbliche di tutte le politiche.
E perché no, anche un umano orgoglio per associazioni, onlus, cittadini e pagine Fb nate per incoraggiarmi verso un impegno pubblico. Però – sottolinea – sarebbe sbagliato attribuirmi un’ambiguità che non mi appartiene, né come uomo, né come magistrato. Rivendico di aver detto in tutte le salse che io non voglio farmi strumentalizzare”