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Incarico al fratello dell’assessore, la minoranza: “Schiaffo alla decenza”

Portico di Caserta. Incarico al Comune al fratello dell’assessore Stefania Ienco, scoppia la polemica, ad innescarla i 5 consiglieri di minoranza: Gerardo Massaro, Venere Russo, Cosimo L. Cristillo, Giusy Merola e Carlo Piccirillo:

Spesso si predica bene e si razzola male. Il primo cittadino si riempie la bocca di paroloni ma solo per attaccare il nemico di turno o chi non si allinea, ma non vede cosa sono capaci di fare i propri “assessori- congiunti”. E sì, di congiunti si deve parlare in questo periodo in cui tutti hanno perso qualcosa, mentre i congiunti e soprattutto i parenti degli assessori ci hanno guadagnato. Proprio Guadagnato….

 

Perché l’amministratore certe cose non solo le deve dire ma le deve anche attuare. Non è moralmente corretto che il parente stretto dell’assessore partecipi ad una selezione pubblica nello stesso Ente dove la sorella si trova a ricoprire il ruolo di assessore e, se poi ci vogliamo allargare, lo stesso discorso riguarda anche i cognati. 
Quello della distribuzione degli incarichi per i prossimi lavori di messa in sicurezza per rischio idraulico, è l’ ennesimo caso a dir poco inopportuno che accade a Portico.

 

Ancora una volta si riscontrano nomi riconducibili agli stessi assessori in carica nell’attuale amministrazione Oliviero, così come accaduto per altri incarichi interni affidati già negli scorsi mesi.

 

Nessuna produzione di atti utili

 

Stavolta è il cognome che risulta uno schiaffo in faccia alla decenza: Ienco! Il fratello dell’assessore si garantisce un posticino al sole per un po’ di tempo, con un incarico di importo pari ad Euro 14.978,11. L’assessore ha piazzato “i suoi” un po’ qua e un po’ là, dimostrando di poter lì dove pochi son riusciti: la propria indennità mensile, guadagni ai sostenitori, guadagni ai familiari. Inoltre si sta così garantendo la supervisione di controllo anche nei rami che non sono di sua competenza.
Verrebbe da chiedere quale sia “la produzione” di queste persone: escludendo proclami , foto e assist del governo centrale e regionale, non ci sono riscontri.

 

 

Chieste le dimissioni

 

Ma domanda più simpatica sarebbe : hanno additato gli altri accusandoli di “pensare solo agli interessi personali”, erano forse davanti allo specchio? Tirando le somme emerge, in questa amministrazione, un buon numero di questioni private a cui ci si sta dedicando.
Per una questione di decenza, sarebbero opportune le dimissioni. E stiamo a quota due assessori che dovrebbero dimettersi…
Il conflitto di interessi è per questa amministrazione un optional