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Stipendi non pagati, proclamato stato di agitazione

 

 

CASAPESENNA. La nota Fiadel

 

“Facciamo seguito alla nota trasmessa dalla Società, Prot.n. 2020/717/U, acquisita dal nostro protocollo in data odierna, nella quale si apprende l’enorme debito accumulato dalla stessa nei confronti del Comune di Casapesenna. A riguardo, la Scrivente O.S., allarmata dai contenuti della stessa ma, al contempo, poco sorpresa dal grave ed ingiustificato inadempimento del Comune di Casapesenna, rappresenta che allo stato attuale, i lavoratori sono ancora in attesa di percepire il pagamento delle mensilità di marzo e aprile, ragion per cui, ritiene necessario chiedere l’avvio della procedura di raffreddamento, ai sensi dell’art. 2, comma 2, di cui alla L. 146/90, modificata dalla L. n.83 del 2000, nel contempo, si intende proclamato lo stato di agitazione.

 

Tuttavia, la Scrivente O.S., considerato che la situazione sopra esposta si ripete ormai da diversi anni sul medesimo cantiere di igiene urbana, producendo una inarrestabile discontinuità che penalizza sia il servizio, impoverito dalla prospettiva di miglioramento e di efficientamento, che per il raggiungimento degli obbiettivi minimi di raccolta differenziata, con il conseguente aggravio del costo di smaltimento dei rifiuti.

 

Pertanto, la Scrivente O.S., piuttosto che presentare la richiesta di applicazione dei poteri sostitutivi, ai sensi di quanto previsto dall’Art. 30 del D.lgs. 50/2016 e ss.mm.ii., divenuta ormai abituale, oppure indire manifestazioni di protesta (scioperi; assemblee, ecc.) che generano ulteriori ricadute economiche sui redditi dei lavoratori, allo scopo di interrompere definitivamente un modus operandi inefficace e inefficiente, riteniamo che le ragioni sopra esposte siano sussistenti per chiedere all’Ill.mo Prefetto di valutare positivamente l’eventualità di attivare le procedure di commissariamento ad acta del settore ambiente del Comune di Casapesenna.”