CASERTA. La Procura della Repubblica di Parma, a seguito della ricostruzione investigativa eseguita dalle Fiamme Gialle, ha indagato 36 persone e contestato, complessivamente, oltre centoventi capi di imputazione per i reati di associazione per delinquere finalizzata all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, alla dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti inesistenti ed alla indebita compensazione di debiti con crediti inesistenti.
In alcuni casi, nei quali sono emerse triangolazioni fittizie con societa’ di diritto estero, e’ stata anche contestata la transnazionalita’ del reato, ovvero la commissione di reati in piu’ stati dell’Unione Europea. Contestualmente all’esecuzione della misura cautelare e reale sono state effettuate complessivamente 20 perquisizioni locali, interessando oltre la provincia di Parma anche le province di Bologna, Reggio Emilia, Rimini, Lodi, Torino, Palermo, Agrigento e Caltanissetta, con l’impiego di circa duecento finanzieri.
I beni destinatari del provvedimento di sequestro sono dislocati nelle province di Parma, Rimini, Reggio Emilia, Milano, Monza, Lodi, Varese, Torino, Cuneo, La Spezia, Reggio Calabria, Crotone, Caltanissetta, Enna, Agrigento, Taranto, Napoli, Caserta e Cagliari.