Skip to main content

Da domani addio autocertificazione, ma restano multe fino a 3mila euro. Ecco cosa rischiano negozi e cittadini

 

NAZIONALE. Domani sarà un giorno di liberazione per molti italiani che potranno uscire senza l’autocertificazione, fedele compagna di questi ultimi due mesi e passa di chiusura.  Dal 18 maggio, infatti, solo chi si sposta in altra regione dovrà farlo per i motivi ormai noti (urgenza, necessità, salute, lavoro) mentre per tutti gli altri si torna alla normalità.

 

Differenza peraltro che cadrà dal 3 giugno quando anche gli spostamenti in regioni diverse saranno liberi. Restano però le multe: in queste due settimane per chi cambia regione (dai 400 ai 533 se lo fa utilizzando un veicolo), ed in generale per chi vìola quarantena o per chi non rispetta i decreti nazionali e regionali. E’ il caso delle famigerate mascherine rese obbligatorie in Campania dall’ordinanza di De Luca. Ecco cosa prevede il nuovo test in tema di multe.

 

Sanzioni

Il mancato rispetto dei contenuti dei protocolli o delle linee guida regionali o, in assenza, nazionali, che non assicuri adeguati livelli di protezione, determina la sospensione dell’attività economica o produttiva fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.

Salvo che il fatto costituisca reato diverso da quello di cui all’articolo 650 del codice penale (“Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”), le violazioni delle disposizioni del decreto, o dei decreti e delle ordinanze emanati per darne attuazione, sono punite con la sanzione amministrativa di cui all’articolo 4, comma 1, del decreto-legge 25 marzo 2020 n. 19, che prevede il pagamento di una somma da euro 400 a euro 3.000, aumentata fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo.

Nei casi in cui la violazione sia commessa nell’esercizio di un’attività di impresa, si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni. Ove necessario per impedire la prosecuzione o la reiterazione della violazione, l’autorità procedente può disporre la chiusura provvisoria dell’attività o dell’esercizio per una durata non superiore a 5 giorni, eventualmente da scomputare dalla sanzione accessoria definitivamente irrogata, in sede di sua esecuzione. In caso di reiterata violazione della medesima disposizione la sanzione amministrativa è raddoppiata e quella accessoria è applicata nella misura massima.