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Minacce in famiglia per l’acquisto della droga, sentenza per 38enne

 

ALVIGNANO. Punito per un capo d’imputazione, assolto per l’altro. Sono stati inflitti 5 anni di reclusione Jean Pierre Sgueglia, il 38enne arrestato a gennaio per maltrattamento in famiglia ed estorsione.

 

Il pubblico ministero aveva chiesto 6 anni, ma la terza sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha parzialmente mitigato la richiesta, concordando per un capo d’accusa con la tesi difensiva degli avvocati Maria Luisa Mongillo ed Antimo Busico.

I fatti

Le indagini traevano origine dalla denuncia sporta dalla vittima, la quale rappresentava i continui maltrattamenti e reiterate richieste di denaro. Le condotte erano causate dalla necessità di procurarsi continuamente danaro per l’acquisto di sostanza stupefacente. La parte offesa, escussa in diverse occasioni, raccontava gli episodi maltrattanti ed estorsivi subiti evidenziando il clima di terrore in cui era costretta a vivere, incompatibile con le normali condizioni di vita, al punto da essere costretta – parallelamente alla denuncia – a chiedere aiuto a Centri antiviolenza e alla Caritas per essere collocata altrove temendo seriamente per la propria incolumità.

Nel marzo del 2019 la vittima si presentava nuovamente presso i Carabinieri di Alvignano riferendo spontaneamente che aveva serio timore per la propria incolumità e per quella del familiare, il quale, ogni qualvolta si recava al SERT di Piedimonte Matese per la somministrazione del metadone, assumeva arbitrariarmente ed in un’unica soluzione dosi eccessive, tali da provocargli alterazioni psichiche, inducendolo sovente ad atteggiamenti aggressivi e violenti .