CASERTA. La Polizia di Stato di Caserta, nella giornata del 05 Maggio 2020, ha tratto in arresto Gaudino Salvatore e Gaudino Marco, rispettivamente padre e figlio, 53enne e 26enne di Caserta, poiché ritenuti responsabili in concorso di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, in flagranza.
L’operazione di polizia è stata realizzata nell’ambito di un servizio della Squadra Mobile casertana, con l’ausilio delle unità cinofile della GDF del Gruppo dei Baschi verdi di Aversa, predisposto al fine di contrastare il fenomeno del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti, che, nonostante l’apparente ridimensionamento subito a seguito delle misure adottate per fronteggiare la pandemia da coronavirus, continua ad imperversare sul territorio.
I Poliziotti della sezione “Falchi”, nell’ambito del predetto servizio, riconoscevano il Gaudino Marco in quanto sottoposto alla misura coercitiva dell’obbligo di firma, proprio in ragione dei precedenti specifici dello stesso. Poiché si trattava di soggetto già noto, decidevano di controllarlo e, pertanto, intimavano l’“ALT POLIZIA”. Il Gaudino, preso atto del controllo, manifestava fin da subito un certo nervosismo che non sfuggiva all’occhio dei poliziotti; perciò, decidevano di procedere, convinti che lo stesso continuasse l’illecita attività, a perquisizione domiciliare. Giunti nei pressi dell’abitazione, sita in un rione popolare della Città di Caserta, Marco urlava, dall’esterno dell’abitazione, al Padre Salvatore di non aprire la porta di casa. Salvatore, il quale si trovava all’interno dell’appartamento, intuito che il figlio era accompagnato dai poliziotti, immediatamente si recava, sfondando la porta che era chiusa a chiave, nella camera dei nipoti e gettava dalla finestra numerosi involucri di sostanza stupefacente che però venivano prontamente recuperati da altro personale dei “Falchi” che si era posizionato in previsione di tale stratagemma.
L’atto quindi sortiva esito positivo in quanto all’interno dell’abitazione venivano ritrovati anche un bilancino di precisione e circa 4.000,00 euro divisi in banconote di vario taglio, sicuro provento dell’attività di spaccio.
Attraverso le successive verifiche tecniche era possibile stabilire che si trattava di “Cocaina”, per un peso lordo complessivo di circa 21,00 gr.
Per tali fatti, dopo gli accertamenti di rito, Padre e Figlio venivano dichiarati in arresto e, come disposto dal P.M. di Turno competente, tradotti presso il carcere di Santa Maria C.V. in attesa del giudizio di convalida.