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Protezione civile, il responsabile ringrazia tutti per la fattiva collaborazione

San Felice a Cancello. Da qualche settimana è stata creata a San Felice a Cancello  una nuova organizzazione per la protezione Civile, coordinata  dall’assessore Anna Bernardo. Dopo le polemiche organizzative iniziali, è stato formato un team nuovo, in cui tra i protagonisti vi sono anche dei ragazzi giovani e laureati.

 

Si tratta di volontari che lavorano senza scopo di lucro, giorno e notte, sempre al massimo servizio della cittadinanza, cercando di dare un aiuto concreto alla popolazione.

In pochissimi giorni, i ragazzi hanno cercato di dare un significativo contributo di accelerazione nello svolgimento di tantissime attività, tra cui la distribuzione dei pacchi alimentari e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul rispetto delle norme previste durante questo periodo di emergenza. Anche ieri sera, i ragazzi erano ancora a lavoro per cercare di risolvere alcune questioni organizzative.

La settimana scorsa, grazie anche all’appoggio dell’amministrazione comunale, è stata rilevata la temperatura con il termoscanner.

Una idea innovativa quella di usare uno strumento che, seguendo le direttive nazionali, sarà sempre più usato nella fase due.

 

Il responsabile della polizia municipale Stanislao Rivetti, insieme  al sovraordinato Maria Rosaria Picardi, si ritengono orgogliosi anche del lavoro svolto dall’amministrazione comunale, che con la collaborazione dei colleghi della polizia municipale, sta cercando di garantire il rispetto delle norme nazionali, al fine di tutelare al massimo la salute dei cittadini.

Il responsabile, tuttavia, ci tiene a ringraziare anche i propri colleghi, che nonostante siano pochissime unità, si stanno impegnando oltremisura nella loro attività, spesso, anche oltre gli orari di lavoro, insieme alle altre forze di polizia.

 

Infine, ultimo ma non ultimo, il ringraziamento  più sentito va alla popolazione di San Felice a Cancello, per il grande senso civico e di responsabilità che sta dimostrando nell’affrontare questa sfida epocale, un modello di coesione che lascia presagire una uscita rapida dall’emergenza.