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Appello di Natale a Conte: “Stop ruspe: il milione di euro degli abbattimenti serve a famiglie povere”

 

 

Casal di Principe. Oltre un milione di euro di fondi comunali da impegnare per gli abbattimenti di immobili dichiarati abusivi, “mentre i cittadini, alle prese con tutti i problemi connessi all’emergenza Coronavirus, si lamentano e chiedono sostegno economico continuo al Comune”.

 

E’ il grido d’allarme lanciato dal sindaco di Casal di Principe Renato Natale, che ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ai presidenti dei due rami del Parlamento Maria Elisabetta Alberti Casellati (Senato) e Roberto Fico (Camera), e al Governatore della Campania Vincenzo De Luca, per denunciare la situazione in cui viene a trovarsi il suo Comune, con poche risorse per l’emergenza, ma con un rapporto dell’Ufficio Urbanistica comunale che mette nero su bianco le spese, pari ad oltre 1,3 milioni di euro, “effettuate e da effettuare per abbattere immobili abusivi”.

 

Una vicenda mai chiusa quella degli immobili abusivi a Casal di Principe, che sono numerosi ma che costituiscono spesso prime case realizzate con sacrifici e in tanti anni da lavoratori con reddito basso; il Comune ha avanzato spesso la proposta di poter acquisire questi immobili per poi fittarli agli stessi proprietari, ma non e’ mai stato ascoltato. Natale teme che se dovessero tornare le ruspe, la tensione sociale potrebbe esplodere.

 

“La magistratura ? dice il sindaco – ha fatto bene il suo lavoro, andava condannato chi ha costruito abusivamente, ma intanto io ho un grave problema economico e sociale. Chiedo allo Stato di non presentarsi con le ruspe, anche perche’ provocherebbe un senso di sfiducia nella gente verso le istituzioni, ma di valutare le nostre proposte. E? assurdo ? prosegue – che debba preoccuparmi di procurare soldi per abbattere le case invece di cercare risorse per sostenere le nostre popolazioni. Dal Governo abbiamo ricevuto 230mila euro per l?emergenza, ma abbiamo ben 1200 famiglie che hanno richiesto il bonus spesa e altri 400 nuclei gia’ supportati con pacchi alimentari donati da privati; ci sono categorie di lavoratori esclusi da ogni assistenza che premono sul Comune ogni giorno. Vengo attaccato con l’accusa di non fare nulla, ma le risorse non ci sono. Con quali fondi provvedero’ alle sanificazioni, o a garantire i servizi a domicilio ai soggetti in quarantena, a dare un aiuto a chi a Pasqua non e’ riuscito a mettere nulla a tavola? E nell’immediato futuro, come fara’ il Comune a garantire i servizi essenziali alla citta’, dalla nettezza urbana a quelli scolastici, o a pagare le rette dei minori in casa famiglia?”.