SANTA MARIA CAPUA VETERE. I pusher hanno paura del virus (e soprattutto dei controlli) e così lo spaccio si sposta in attività domiciliare. E’ su questo punto che si stanno focalizzando gli investigatori come confermato dal procuratore di Santa Maria Capua Vetere, Maria Antonietta Troncone, all’agenzia Agi.
Nel business dello spaccio di sostanze stupefacenti si registra – secondo i numeri in possesso della Procura – una piccola percentuale in meno rispetto allo scorso anno a causa della difficolta’ di molti spacciatori a spostarsi da Caivano, base logistica per la Terra di Lavoro, verso il Casertano.
Ma i numerosi controlli disposti sul territorio a causa del Covid 19 che hanno portato anche all’arresto di alcuni spacciatori dimostrano come il ‘settore’ stia tentando di ‘riorganizzarsi’ nella modalita’ di cessione. Alcuni pusher, infatti, sono stati trovati a spacciare direttamente nelle loro abitazioni e non piu’ in strada.