Caiazzo. Franco Pepe esporta la sua pizza nel mondo: è questo l’annuncio che il patron di Pepe in Grani, nota pizzeria di Caiazzo, ha fatto ieri in un’intervista a distanza con il giornalista de Il Sole 24 Ore e scrittore Leopoldo Gasbarro. Il pizzaiolo caiatino ha trovato, dunque, il suo modo di far fronte alla crisi dettata dal Coronavirus, per salvare il suo staff da inevitabili ridimensionamenti e lanciarsi, allo stesso tempo, in una nuova ed inattesa sfida: portare il suo progetto in altre località italiane e in altri Paesi.
L’impatto del Covid-19
Con una pizza, che ha già conquistato i palati di tutto il globo negli ultimi 7 anni, Pepe ha deciso, quindi, di seguire la corrente economica dell’espansionismo. A dispetto di una contrazione imposta dalle attuali misure restrittive post Covid-19, per cui ridurrà personale e ingressi nel suo storico locale, il pizzaiolo più bravo del mondo cambia le sue vedute, esportando il suo prodotto e parte dei suoi 43 ragazzi, per raggiungere tutti i clienti lontani che, in caso contrario, per lungo tempo non potrebbero gustare la loro pietanza preferita.
Sono state moltissime, infatti, le manifestazioni di stima e affetto arrivate nell’ultimo mese a Franco Pepe dall’estero. Lui stesso, nell’intervista, ha citato un cliente giapponese che ha personalizzato le mascherine col suo menù. Da qui una riflessione profonda e la necessità di un coraggioso cambio di rotta, che trova il favore e l’entusiasmo dei giovani che ha formato nella sua storica pizzeria, che, dopo giorni di confronti, si sono mostrati pronti a credere in questa nuova avventura.
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