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Pronti 500 test rapidi per la campagna di screening Covid-19

Calvi Risorta. Acquistati 500 kit rapidi per l’identificazione degli anticorpi anti SARS-CoV 2.
A comunicarlo alla popolazione calena è il Sindaco Giovanni Lombardi che scrive:
“Con grande soddisfazione comunico alla cittadinanza che questa Amministrazione ha acquistato i test rapidi per l’identificazione degli anticorpi anti-Covid19.
 
Nelle vesti di Autorità Sanitaria Locale e di medico, ritengo opportuno intraprendere una campagna di screening della popolazione più a rischio di contagio.
 
L’obiettivo è quello di tutelare quanto più possibile la cittadinanza e, in generale, la pubblica incolumità dunque, a tale scopo, sono state identificate le categorie che saranno sottoposte a screening”.
La campagna di screening, che ha come obiettivo quello di accertare l’eventuale presenza, nel comune caleno, di positivi al virus, avrà inizio nei prossimi giorni e verranno sottoposti a test sierologici le categorie più esposte al rischio contagio, che ne faranno espressa richiesta.
Potranno richiedere la prestazione i cittadini appartenenti a queste categorie:
– i pazienti segnalati dai medici e pediatri di base presenti sul territorio caleno;
– gli operatori sanitari;
– i residenti rientrati da altre regioni da non oltre 21 giorni dalla richiesta del test;
– i volontari della Protezione Civile;
– la Polizia Municipale;
– il personale operante negli uffici e nei servizi aperti al pubblico;
– i gestori e gli impiegati negli esercizi commerciali aperti al pubblico;
– i dipendenti dei pubblici uffici;
– le forze dell’ordine operanti nel territorio regionale;
– i lavoratori impiegati in aziende attualmente attive nel cicli di produzione, presenti nel territorio regionale;
– i non residenti appartenenti alle suddette categorie che prestano servizio sul territorio comunale di Calvi Risorta.
I test rapidi verranno eseguiti, presso il domicilio del richiedente, dal personale medico e paramedico incaricato dal Sindaco e non sostituiranno i tamponi nasofaringei ma serviranno solo per una prima fase di individuazione del virus nei pazienti.
Proprio a tal proposito, il primo cittadino ha precisato che “il test rapido, da solo, non ha valenza diagnostica e, pertanto, nel caso di positività o di dubbia interpretazione, sarà richiesto un tampone per procedere a una diagnosi di conferma“.
Inoltre, ha invitato medici e paramedici a presentare la propria disponibilità, a titolo di volontariato, per la somministrazione dei test.