In fin di vita per il Coronavirus: “Ho avvertito una luce sulla linea di confine”. Ho sentito le preghiere dei miei cari..

Santa Maria a Vico. E’ un miracolato Patrick Minichino, il 48enne titolare di un’agenzia di viaggi di Santa Maria a Vico, che ha sconfitto il Coronavirus. E’ stato curato con il Remdesivir, il farmaco anti Ebola (LEGGI QUI)

Arrivato in ospedale a Caserta in condizioni gravissime, per molti giorni è stato tra vita e la morte nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Caserta.

Stamani, da casa sua, ha ringraziato con un video tutte le persone care che, da lontano, gli sono state vicine. Sono parole che toccano il cuore, vi invitiamo a leggerle, Minichino ha visto qualcosa, una luce, mentre era sulla linea di confine. Un’esperienza che lo ha cambiato totalmente, un messaggio di speranza in questa Pasqua così diversa.

 

È bello ringraziare di cuore tutte le persone che mi sono state vicine, tra virgolette, da lontano.

 

Sono stato davvero sulla linea di confine, tra la vita e la morte, adesso lo posso dire e sto cercando di fare chiarezza dentro di me mettendo in un foglio word tutte le mie esperienze, raggruppandole e dando loro un senso.

 

Le vostre preghiere mi hanno lasciato in vita, le ho avvertite

 

Sicuramente una parte importante del mio ritorno a casa quindi alla vita normale, anche se sono ancora in una fase di convalescenza consigliatami dai medici e dai sanitari è stata quella delle buone intenzioni delle preghiere che ho ricevuto da lontano da tutti voi.

 

Effettivamente queste preghiere Io le ho avvertite veramente come qualcosa di reale e quello mi ha spinto ha spinto il mio corpo la mia essenza a recuperare.

 

Intanto approfitto per fare gli auguri di buona Pasqua a tutti cercherò di ringraziare ognuno di voi per la vicinanza come dicevo quando sarà il tempo giusto, superata questa fase di questo virus che non ci dà tregua.

 

Che altro dire sono commosso vorrei evitare di farmi qualche pianto sono oltremodo felice di essere qui, ancora sconto qualche piccola cosa come vedete alla gola per esempio devo aspetto che si chiuda la ferita ma al 95% potrei dire che sono lo stesso di sempre.

 

Avremo modo di salutarci tutti mi manca solo un bel caffè al bar chissà quando ce lo potremo prendere.

La mia guarigione è dovuta a qualcosa di spirituale…

 

Il senso della vita, c’è qualcosa dall’altra parte

 

Mi auguro tanto che alla fine dell’emergenza le persone capiscano il senso della vita io ho visto qualcosa ho visto qualcosa all’altro lato ma anche non vedendo quello che ho visto io le persone hanno quasi l’obbligo di pensare che questa non è l’unica vita è che c’è qualcosa dietro e noi siamo quasi obbligati a pensare di dover fare qualcosa di buono anche per i nostri simili.

 

Sinceri auguri grazie a tutti un bacio a tutti spero di poter ripeto ringraziare di nuovo tutti di persona.

 

Patrick Minichino di Santa Maria a Vico

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