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Sirene spiegate all’ospedale: così le forze dell’ordine omaggiano la prima linea contro virus. VIDEO

 

MARCIANISE/MADDALONI. Un omaggio sentito che mette i brividi. La loro preghiera non è silente. E’ una sirena. L’unica cosa che da 2 settimane si sente nelle nostre strade. Chi la ascolta, chiuso in casa, ha quasi paura a sentirla. Loro che la attivano quasi nemmeno ci fanno caso, o fingono di farci caso.

 

Dietro quella mascherina, con gli occhiali e la tuta anticontaminazione ci sono storie di padri che non raccontano più la favola della buona notte ai bimbi, di ragazzi che vedono la loro fidanzata solo con le videochiamate, di mamme che lasciano i bimbi per andare in trincea. Sono loro l’Italia che lotta, mentre gli altri aspettano i numeri e provano a vedere il futuro: ma il nostro futuro si gioca ora, nel presente, nella prima linea degli ospedali.

 

Nessuno lo sa meglio di chi, in prima linea, ci vive come loro tutto l’anno: polizia, carabinieri, finanza, vigili urbani. A sirene spiegate tutti si sono recati alle 11 negli ospedali. Lo ha deciso il questore di Caserta che, d’intesa con il Comandante dei Carabinieri e della Guardia di Finanza,  ha concordato di rendere un “riconoscimento” agli Operatori Sanitari di Caserta e Provincia. A sirene spiegate, come prima del virus. Solo che ora intorno c’è il silenzio della speranza, riposta soprattutto sui loro sacrifici.

 

Orgogliosi di voi (anche prima del virus).

 

GLI OMAGGI NEGLI OSPEDALI DI MARCIANISE E MADDALONI