SANTA MARIA CAPUA VETERE. Sono diciassette i casi di Coronavirus a Santa Maria Capua Vetere, tra loro anche una dipendente del Comune. Circostanza che ha spinto lo stesso sindaco del comune casertano, Antonio Mirra, a sottoporsi al tampone, risultato negativo, e a mettere in quarantena trenta dipendenti dell’ente. La lavoratrice positiva e’ rimasta in servizio fino al 4 marzo; gli altri dipendenti dovranno restare a casa fino al 25 marzo, anche oltre il periodo di quarantena.
Nel frattempo l’ente restera’ chiuso al pubblico e funzioneranno solo i servizi essenziali come l’anagrafe. Gli ultimi sei casi di positivita’ a Santa Maria Capua Vetere sono stati comunicati in mattinata: si tratta dei sei familiari dell’82enne deceduto, che si aggiungono alle due figlie dell’uomo e al marito di una delle due, risultati positivi ieri. I nove familiari avevano accudito il paziente fino alla fine. Una delle figlie del paziente deceduto e’ proprio la dipendente del Comune di Santa Maria Capua Vetere.
Gli spettatori della De Sio e i contagi
Ci sono alcuni casi di Coronavirus a Santa Maria Capua Veteretra gli spettatori dello spettacolo andato in scena lo scorso 24 febbraio al teatro Garibaldi “Le signorine” con sul palco, tra gli altri, l’attrice Giuliana De Sio che nei giorni scorsi ha reso noto di essere risultata positiva al virus.
Ne ha dato notizia ieri il sindaco Antonio Mirra che, in un videomessaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook in cui non fa mai il nome dell’attrice, mette in correlazione lo spettacolo andato in scena quella sera con i contagi sviluppatisi in citta’ nei giorni successivi.
“Ieri un’attrice – spiega il sindaco nel messaggio – ha detto di aver contratto il Coronavirus verso la meta’ di febbraio, di essersi ricoverata allo Spallanzani e di essere risultata negativa i primi di marzo. Questa attrice e’ stata al teatro Garibaldi con uno spettacolo il 24 febbraio, preceduto da un incontro con gli spettatori al Salone degli Specchi. A quello spettacolo c’erano sia il paziente 1 che il paziente 2, oltre al nucleo familiare di un paziente deceduto nei giorni scorsi. Io ritengo che quando un personaggio pubblico risulta positivo – le parole del sindaco – o lui o il suo entourage abbia il dovere di comunicare immediatamente la sua positivita’, altrimenti e’ impossibile risalire a tutta la rete dei contatti avuti. Non spetta al Comune individuare le responsabilita’, non abbiamo le competenze scientifiche per farlo. Mi fermo a constatare i dati. Lo spettacolo e’ del 24 febbraio e i pazienti contagiati cominciano ad avvertire sintomi tra fine febbraio e inizio marzo pochi giorni dopo lo spettacolo. L’Asl e’ stata da me informata e fara’ le sue verifiche – prosegue Mirra – cosi’ come noi come citta’ verificheremo se ci sono responsabilita’ da parte di chi aveva dei doveri e non li ha osservati mettendo a rischio gli spettatori e chi ha incontrato l’attrice per farsi un selfie”.
A Santa Maria Capua Vetere le persone positive al Coronavirus sono salite a 17, considerato anche il caso di un uomo di 82 anni che e’ deceduto.
Il messaggio ufficiale e l’audio fake
In merito ad un messaggio che nelle ultime ore sta circolando sui canali social e, in particolare, su WhatsApp si chiarisce che il Sindaco Antonio Mirra nel messaggio video di ieri sera ha invitato coloro che erano presenti al Teatro o al Salone degli Specchi la sera del 24 febbraio, pur essendo già trascorsi 20 giorni, semplicemente a restare a casa, come devono fare tutti i cittadini, e a informare il medico di base o l’Asl SOLO nel caso dell’eventuale comparsa di sintomi (febbre, tosse, difficoltà respiratorie).