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Ricette e voto di scambio, indagata pure ex vicesindaco: buoni benzina e pacchi per i voti

 

 

CASERTA. Tra le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta del Nas, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, figura anche la sorella di Pasquale Corvino, Maddalena, ex vice sindaco ed ex assessore alla Pubblica Istruzione di Caserta. Lo ha reso noto il procuratore Maria Antonietta Troncone, durante un incontro con la stampa. Maddalena Corvino venne eletta nel 2016 con parecchie centinaia di voti. In questa indagine, in relazione a quella tornata elettorale, gli inquirenti contestano il voto di scambio a lei e al fratello Pasquale (quest’ultimo indagato in un’altra inchiesta della DDA di Napoli, per voto di scambio politico-mafioso in relazione alle elezioni regionali del 2015.

 

Al centro dell’inchiest al’imprenditore Pasquale Corvino che, secondo la procura, in qualità di responsabile dei 4 laboratori cuore della truffa, avrebbe pagato con somme di denaro un gruppo consistente di elettori durante le regionali del 2015, dove era personalmente candidato, e alle elezioni comunali di Caserta del 2016, dove era candidata la sorella, indagata a piede libero.

 

 

Oltre alle somme di denaro, sarebbero stati distribuiti buoni pasto, buoni benzina, e pacchi contenenti generi di prima necessita’. Tra l’altro, Corvino, che si era candidato alle Regionali del 2015 con “Il nuovo centro destra – Campania Libera”, già nel febbraio del 2019 era finito ai domiciliari per corruzione elettorale e scambio politico/mafioso. In particolare, secondo quanto emerse da quella inchiesta coordinata dalla Dda, Corvino, insieme ad altri indagati, si sarebbe avvalso dell’aiuto del clan Belforte per i voti su Caserta, contattando alcuni esponenti dell’organizzazione camorristica.

 

Dall’indagine che ha portato questa mattina a nuove misure cautelari, e’ emerso inoltre che i responsabili dei laboratori emettevano anche una serie di false certificazioni medico-sportive, rilasciate a firma e timbro di ignari specialisti, mettendo cosi’ anche in pericolo la vita dei destinatari dei certificati che venivano emessi anche in presenza di patologie non diagnosticate e dunque non certificate. Complessivamente sono state oltre 200 mila le ricette esaminate durante l’attivita’ investigativa, e sentiti 300 assistiti, gran parte ha disconosciuto le ricette a loro intestate. Insieme all’ordinanza, la procura ha emesso anche un sequestro preventivo nei confronti di 4 societa’.

 

I NOMI

CARCERE

Corvino Pasquale 58 anni San Nicola la Strada
Schiavone Pietro 40 anni Mondragone
Maurizio Martucci 59 anni Santa Maria Capua Vetere
Leone Albalonga 63 anni Curti
Pasquale Piccirillo 56 anni Recale

DOMICILIARI

Capparelli Rosaria 40 anni Mondragone
De Sivo Raffaella 32 anni Marcianise
Iulano Laura 38 anni Caserta
Marrone Domenico 44 anni Caserta
Cantelli Costantino 40 anni Caserta
Mottola Franco 55 anni Napoli
Petriccione Vincenzo 39 anni Aversa
Russo Francesco 53 anni Casal di Principe
Sciortino Anna 39 anni Napoli

OBBLIGO DI FIRMA E INTERDIZIONE DA PROFESSIONE MEDICA

Barbato Domenico 66 anni San Nicola la Strada
Riccio Francesco 61 anni Alvignano
Pardi Merola Emilio 62 anni Santa Maria Capua Vetere