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Cadavere abbandonato, la convivente confessa: “Non potevo accudirlo, l’ho lasciato morire”

Di 17 Febbraio 2020Cronaca, Regionale

 

REGIONALE.  Abbandonato dalla badante che lo accudiva, dopo che era morto per cause naturali. E’ la sorte di un 84enne di Grottaminarda, Mario C., il cui corpo e’ stato ritrovato l’altra sera avvolto in una coperta con addosso solo i pantaloni di un pigiama e un cappello, abbandonato nei pressi dell’ospedale Rummo di Benevento, in via Pacevecchia, sotto un grosso pino dove c’e’ un parcheggio. La Squadra mobile della Questura di Benevento ha acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza e ha individuato una Wolkswagen Lupo che, intorno, alle 23 si e’ fermata nel parcheggio.

 

Una donna e’ scesa dall’auto e ha scaricato il corpo, andando poi via. E’ stato semplice risalire alla proprietaria dell’auto: e’ una 64enne di Gioi, in provincia di Salerno. La donna e’ stata identificata e raggiunta a Grottaminarda, in provincia di Avellino, dove vive lavorando come badante. La 64enne accudiva da 12 anni l’anziano morto. E’ stata fermata e interrogata dal pm Marilia Capitanio. Ha confessato subito, ma agli inquirenti ha detto di aver rispettato solo le volonta’ dell’anziano, che piu’ volte le aveva ripetuto di abbandonarlo ovunque, quando fosse morto, purche’ non lo avesse lasciato ai suoi figli. La sua posizione e’ dunque da chiarire.

 

La nota della Procura

REGIONALE. Nella tarda serata di ieri, a seguito di laboriose indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento ed effettuate dalla Squadra Mobile di Benevento, il pubblico ministero ha adottato un decreto di fermo di indiziato di delitto, eseguito dal personale della Squadra Mobile, nei confronti di una donna italiana, classe 58’, gravemente indiziata del reato previsto e punito dall’art. 591, comma III del codice penale.

 

Nella tarda serata del 15 febbraio 2020 personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Benevento interveniva in via Pacevecchia nei pressi dell’ospedale civile San Pio in quanto su linea di emergenza 113 era stata segnalata la presenza sul manto stradale di un uomo anziano esamine avvolto in alcune coperte di lana.

Considerata la gravità del fatto delittuoso giungevano sul posto il Sostituto Procuratore di turno della Procura di Benevento, personale della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica di Benevento, il medico legale, per svolgere le immediate attività investigative.

 

 

Sulla base delle testimonianze rese dalle persone informate sui fatti venivano raccolti degli elementi dai quali presumere che l’anziano fosse stato abbandonato sulla strada da qualcuno giunto sul posto a bordo di una vettura. In effetti, dall’estrapolazione delle registrazioni di una telecamera di sorveglianza installata nei pressi del luogo, la polizia giudiziaria individuava la presunta autovettura dalla quale il corpo dell’anziano era stato scaricato. Alle ore 19:31 circa veniva notata un’autovettura modello utilitaria di colore verde fluo, parcheggiare nelle strisce blu presenti su via Pacevecchia, il cui conducente rimaneva temporaneamente a bordo della stessa con i fari spenti; alle ore 19:51 circa l’autovettura vicina a quella suddetta usciva dal parcheggio consentendo una visione migliore di quanto stava accadendo; in particolare si notava un soggetto, prendere un qualcosa dalla macchina e adagiarlo a terra, come a coprire un qualcosa ivi presente. Dopo aver compiuto questo gesto, chiudeva lo sportello lato passeggero dell’autovettura attenzionata ed il conducente si allontanava a bordo del veicolo dopo circa venti minuti.

Al fine di individuare l’autovettura sospetta, s’interrogava il sistema Nazionale Targhe e Transiti, nell’orario compatibile con l’arrivo e la partenza della stessa; in effetti veniva immortalata l’immagine di un’autovettura Volkswagen modello Lupo di colore verde fluo, compatibile con quella interessata.

Gli accertamenti in banca dati consentivano di verificare che la vettura VW Lupo risultava di proprietà di G.P., classe 58’, residente a Grottaminarda (AV); la successiva ed immediata perquisizione eseguita nel luogo di residenza della donna consentiva di rinvenire l’autovettura utilizzata per commettere il delitto; inoltre l’indagata nell’immediatezza forniva delle indicazioni utili all’attività investigativa ammettendo di aver abbandonato il corpo dell’anziano uomo suo convivente successivamente identificato per C.R.M., classe 38’.

Accompagnata presso gli Uffici della Squadra Mobile veniva immediatamente interrogata dal Sostituto Procuratore in presenza del difensore di fiducia e sottoposta al fermo di indiziato del delitto di cui all’art. 591, III comma del codice penale (abbandono di persone minori o incapaci seguito da morte), per aver abbandonato C.R.M., incapace per malattia di mente e di corpo, nonché per vecchiaia, di provvedere a se stesso, del quale aveva la custodia e la cura in quanto con lei convivente; in particolare lasciava la vittima all’interno della propria abitazione in condizioni igieniche precarie, omettendo di nutrirlo e curarlo adeguatamente fino a cagionargli la morte; inoltre le veniva contestato il reato di cui all’art. 412 e 61 nr. 2 per aver tentato di occultare il cadavere su pubblica via avvolgendolo all’interno di alcune coperte.

L’autovettura suddetta ed altro materiale utile a fini investigativi veniva sequestrato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Al termine delle formalità di rito su disposizione dell’A.G. procedente veniva associata alla locale Casa Circondariale in attesa di convalida.