San Felice a Cancello. Ci verrebbe da dire ‘tanto rumore per nulla’ ma chiaramente attendiamo l’esito definitivo delle analisi.
Il gip Grammatica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha dissequestrato il terreno dell’azienda trasporti De Rosa adiacente la l’ex cava Giglio, dove 3 settimane fa si concentrarono forze dell’ordine, pompieri, tecnici Arpac e telecamere Rai.
Una notizia che di fatto riporta la situazione a quel giorno, l’impianto di depurazione dell’azienda era in regola e mancava soltanto un’autorizzazione a margine, arrivata poi grazie ad una procedura alternativa che i De Rosa hanno effettuato relativa allo smaltimento che sarà effettuato da una ditta specializzata.
Inoltre, non c’è ancora l’ufficialità, ma dalle prime indiscrezioni che arrivano sull’acqua dell’ex cava, quella dove navigava il famoso canotto, dalle analisi si tratterebbe di acqua di fogna. Comune aspettiamo e lo sottolineano, serve ufficialità. Insomma forse nessun laghetto dei veleni, ma ci sarebbero delle evidenti responsabilità del Comune e di cittadini che sversano liquami nell’alveo e poi tutto finisce qui.
Questo in sintesi, chiaramente i De Rosa faranno ricorso al Tar su quell’ordinanza un po’ affrettata da parte dell’amministrazione Ferrara.
L’azienda De Rosa dà lavoro a 60 famiglie e stamani dall’ex cava Giglio c’era aria di festa, soprattutto di consapevolezza che si era nel giusto. Noi siamo stati gli unici a dire che quel giorno non è stato scoperto nulla e che il problema era vetusto.
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