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Milf maggiorata fa perdere la testa ai professionisti della città. Mogli in allerta…

 

 

Santa Maria Capua Vetere. Scomodare “Bocca di Rosa”, “L’ira funesta delle cagnette” e “il furto d’amore” sarebbe troppo ovvio, ma anche fuori luogo. Non siamo nel 1967, anno in cui uscì il capolavoro di De Andrè, nè in un paesino, bensì in una città.

 

 

 

Una delle principali realtà della nostra provincia che si trova da diversi giorni a convivere con la presenza, allettante qualcuno, fastidiosa per alcune, di una donna che sta monopolizzando i sogni e non solo di una parte della città. Nei bar a ridosso degli uffici e del tribunale e nei saloni tra un taglio e una barba non si fa altro che parlare della “milf” che avrebbe fatto perdere la testa a più di qualcuno in città, compresi molti professionisti.

 

 

Una donna che ha superato appena i quaranta, dalle forme giunoniche e che con quel corpo “lavora”. Nell’appartamento alle spalle del Duomo e non troppo lontano dal tribunale, i vicini sono pronti a giurare di un “via vai” ad ogni ora del giorno e non solo. Insomma si tratta di una che “l’amore se lo sceglie per professione” (scusaci Faber, ci siamo cascati).

 

 

Un lavoro remunerativo con tanti insospettabili che tra un appuntamento di lavoro e l’altro, complice la posizione strategica, cercano di infilarci anche il momento della passione. Bisbigli che sono arrivati anche ad alcune mogli, pronte a marcare a uomo i propri mariti, sia realmente che virtualmente con i mezzi moderni tecnologici.

 

 

Che Santa Maria Capua Vetere, città dove tra locali, uffici e tribunali, convergono ogni giorno centinaia di uomini sia una delle mete locali del sesso a pagamento non è certo un mistero. Il sequestro di case a luci rosse avviene ormai a cadenza periodica. Appena due mesi fa un agente, fingendo un cliente, riuscì a scoprire in via Irlanda l’alcova di due giovani orientali.