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Marcianise al voto, sarà lotta a 5. Ci sarà rivincita del 2016 e già spuntano i video…

 

 

Marcianise. Potrebbe essere una lotta a cinque quella per la fascia tricolore di Marcianise. La corsa che ufficialmente comincerà in primavera di fatto e già partita e il panorama si presenta come sempre molto variegato. Gli occhi di tutti sembrano puntati sul centrodestra che parte coi favori del pronostico se dovesse andare unito se non altro per il panorama eterogeneo che si presenta a sinistra.

 

 

Nel centrodestra però ci sono più “candidati sindaco che elettori” come qualcuno ha causticamente fatto notare in qualche appuntamento e per ora la vera certezza è l’attacco a quattro punte con Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e la neonata creatura di Zinzi, pronti ad andare uniti ovviamente con l’aggiunta delle immancabili civiche.

 

 

Nel centrosinistra (anche se non tutti si rispecchiano in questa definizione) gli schieramenti potrebbero essere addirittura quattro. Il primo gruppo fuoriuscito dalla coalizione velardiana, Terra di Idee, sembra intenzionato a provare l’esperimento di governo, tentando l’alleanza col Movimento 5 Stelle e in tal senso è già partito il dialogo. Sembra a buon punto anche il lavoro di Patto per Marcianise di Alessandro Tartaglione e Maria Di Lernia che, ultimato il programma, sono pronti alla scelta del candidato sindaco: in ballo due nomi, in pole position c’è un ritorno a sorpresa, ma non è esclusa ancora la scelta rosa per il ruolo di leader.

 

 

 

L’attesa dei “tifosi” è però tutta per la rivincita del derby al veleno tra Dario Abbate e Antonello Velardi: l’ex sindaco formalmente non ha ancora dichiarato di volersi cimentare di nuovo con la competizione elettorale, ma i segnali dei suoi fedelissimi sembrano condurre in questa direzione. In settimana i supporters stanno veicolando in chat un video della manifestazione per il ritiro delle dimissioni del dicembre 2016 (quando si presentarono con la maschera di Velardi) per tenere alto il morale della truppa. Una truppa non molto numerosa dopo lo scisma che ha portato alla fine dell’amministrazione.

 

 

Dal canto suo Abbate ha intenzione di riprovarci ma nel suo schieramento a tenere banco è il caso del tesseramento del Pd e soprattutto la fuga in direzione “Italia Viva”: nel partito di Renzi, e quindi in orbita Filippo Fecondo, si stanno dirigendo molti nomi noti, tra i quali Gennaro Laurenza (già ufficiale) e il presidente uscente dell’Assise Antimo Rondello.