Caserta. Una vasta operazione antidroga è in corso dalle prime ore di oggi a Bologna, dove i Carabinieri del Comando Provinciale hanno eseguito, con l’impiego di unità cinofile ed elicotteri, 14 misure cautelari nei confronti di una banda di spacciatori di eroina e cocaina. Le indagini, sviluppate dalla Compagnia Carabinieri di Bologna Borgo Panigale e coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna, hanno consentito di accertare numerosissimi episodi di spaccio al dettaglio e sequestrare droga, soldi e armi.
Sono state documentate oltre 800 cessioni effettive di droga, a clienti fidelizzati e occasionali. Complessivamente, ne sono stati sequestrati piu’ o meno cinque chili (oltre ad una pistola semiautomatica con matricola abrasa) e 80.000 euro in contanti: quattro chili di eroina e uno di cocaina, per un valore sul mercato pari a diverse centinaia di migliaia di euro. È l’essenza dell’operazione antidroga “Battindarno”, in corso oggi a cura di 110 Carabinieri di Bologna, unita’ cinofile ed elicotteri, che ha portato a 14 misure cautelari di cui sei arresti domiciliari e otto divieti di dimora nel territorio, emesse dal gip su richiesta della Procura. L’indagine e’ nata a fine 2017, per iniziativa del procuratore Giuseppe Amato e del procuratore aggiunto Giuseppe Caleca, e, prima delle misure di oggi, aveva consentito di arrestare una decina di persone.
Il modus operandi dello spaccio al dettaglio consisteva in appuntamenti in noti fast food bolognesi, dove i pusher si trovavano mettendosi d’accordo al telefono tramite messaggi in codice: i ‘capelli bianchi’ indicavano l’eroina, il ‘latte’ la cocaina, il ‘caffe” l’hashish, a sua volta recuperato nell’ambito dell’operazione. Si guadagnava fino all’80% rispetto al prezzo di rifornimento: la cocaina veniva spacciata a 80 euro al grammo, l’eroina a 30, i cannabinoidi a 10. Alle 14 misure eseguite oggi, fra l’altro, sono collegati altri due arresti a tema di questi giorni, in stazione e in via Solferino stamattina, per oltre mezzo chilo di droga sequestrata, piu’ che altro eroina tagliata male ossia tramite sostanze chimiche.
L’organizzazione era costituita da cittadini, tutti nati tra il 1985 e il 1992, italiani, albanesi, russi ma soprattutto tunisini, fra l’altro regolari nel territorio italiano: tra i sei ai domiciliari ci sono due italiani di Caserta e Melfi, oltre a tre tunisini e un russo; i divieti di dimora sono invece finiti a carico di cinque tunisini, un albanese e altri due italiani, in questo caso entrambi bolognesi.
Il codice
Il caffè indicava l’hascisc, se si parlava di latte il riferimento era alla cocaina, mentre per l’eroina si usava l’espressione capelli bianchi. Sono alcune delle espressioni in codice utilizzate dalla banda di spacciatori scoperta a Bologna dai Carabinieri della Compagnia Borgo Panigale.
Gli investigatori sono risaliti fino a una rete che riforniva i pusher al dettaglio nella zona di Borgo Panigale, dove è stata localizzata una delle ‘centralì della banda dello spaccio, oltre che in piazza Verdi, al quartiere Pilastro e nei territori di Anzola Emilia e Crespellano. Altre basi operative erano nelle province di Treviso e di Padova, mentre il canale di approvvigionamento era l’Albania. Oltre alle 14 misure, all’indagine ‘Battindarnò è collegata un’altra decina di arresti in flagranza eseguiti nel corso dei due anni di accertamenti e fino al blitz di oggi.
Durante le perquisizioni di stamani è stato arrestato un cittadino tunisino in via Solferino, nel centro storico. Due giorni fa, alla stazione centrale, è stato arrestato un 38enne di Ravenna che era in compagnia di uno degli indagati raggiunto oggi da misura cautelare. Il romagnolo, trovato con mezzo chilo di eroina nascosta negli indumenti intimi, risultava disoccupato e a quanto risulta da qualche tempo usufruiva del reddito di cittadinanza