Regionale (Alessandra Amato). Intervista al malato, inizio dell’indagine su tutti i luoghi in cui è stato e sulle persone con cui è venuto in contatto stretto, che a loro volta vengono messe sotto osservazione per 14 giorni. Questa la procedura pronta a scattare in Campania in caso di sospetto di permanenza di un paziente affetto da coronavirus in un luogo della Regione. Al momento, si apprende da fonti qualificate, la task force epidemiologica della Regione ha avvisato il Ministero della salute di essere pronta, ma non ha ancora avuto il via per i controlli sulla presunta tappa a Sorrento e in altri luoghi della Campania dei due cinesi ammalati e ricoverati allo Spallanzani di Roma. Ma il protocollo è pronto.
Se a un paziente viene diagnosticato il coronavirus, i medici della Asl di riferimento lo intervistano chiedendogli dove sia stato, da dove proviene e cosa ha fatto nei precedenti 14 giorni. A quel punto viene codificata una filiera dei contatti del malato e scatta l’indagine nei luoghi e sulle persone che hanno avuto con lui contatti stretti, mentre non vengono analizzati i contatti occasionali, le persone cioé incontrate di sfuggita. Chi ha avuto contatti stretti con un malato, a sua volta viene invece posto sotto controllo da parte della task force epidemiologica per 14 giorni: un tempo prolungato visto che di solito per altri rischi di epidemia il tempo di controllo dei contatti va dai 2 ai 10 giorni. Dopo i 14 giorni se non ci sono sintomi, la persona viene lasciata libera dai controlli. In Campania sono circa 400 tra medici e infermieri pronti a mettersi in moto per le indagini epidemiologiche.
Il percorso della coppia infetta e della comitiva
Dopo essere arrivati all’aeroporto Milano Malpensa il 23 gennaio con un gruppo di persone, i due cittadini cinesi ricoverati all’ospedale Spallanzani con la diagnosi di Coronavirus, sarebbero andati a Parma da dove, dopo tre giorni passati all’hotel “De La Ville”, sarebbero ripartiti per e la Capitale. Qui si sarebbero sentiti male il 29 gennaio all’hotel Palatino e sarebbero stati trasportati in ospedale. Il resto del gruppo invece sarebbe partito da Milano per Napoli, prossima tappa del tour. I riscontri sono stati eseguiti dai Nas dei carabinieri. Inoltre, secondo quanto si apprende, sarebbero in corso accertamenti sulle persone chi si trovavano sul volo atterrato a Malpensa il 23 su cui viaggiava la coppia e l’altra comitiva di turisti cinesi.
Le rassicurazioni del sindaco
La notizia che i due cittadini di nazionalita’ cinese ricoverati allo Spallanzani di Roma perche’ positivi al coronavirus avessero fatto tappa nei giorni scorsi a Sorrento e’ infondata. A smentire voci legate a una dichiarazione di un responsabile sanitario di Cassino a un quotidiano locale, il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, in una nota. “Messi in atto i controlli di rito, e avviati tutti i contatti istituzionali con le autorita’ sanitarie e di polizia, ci e’ giunta rassicurazione sull’assoluta infondatezza della circostanza”, scrive.