Caserta. Dopo una sostanziale regressione dello scorso anno, nel distretto della Corte di Appello di Napoli, che abbraccia la cosiddetta Terra dei fuochi, torna ad aumentare il numero degli incendi: da 205 casi a 258. Episodi che si legano anche allo smaltimento dei rifiuti pericolosi, problema concentrato soprattutto nella zona di competenza del tribunale di Napoli Nord, a cavallo tra le province di Napoli e di Caserta, e nella quale sono stati censiti 1.700 siti in 38 comuni.
E’ uno dei contenuti della conferenza stampa dei vertici della Corte di Appello partenopea, alla vigilia della cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario in programma sabato 1 febbraio al Maschio Angioino.
“L’attenzione sulle discariche abusive e sull’ambiente è cresciuta sensibilmente negli ultimi anni – ha detto il procuratore generale, Luigi Riello – E’ una priorità. Nel terriorio di Napoli Nord, per esempio, vi è un picco di malattie tumorali collegato, secondo ricerche dell’istituto superiore di sanità, proprio ai rifiuti tossici e a questi fenomeni estremamente gravi che noi dobbiamo attenzionare sempre di più perché è intollerabile che muoiano bambini e persone”.
“Sul campo abbiamo le migliori forze, quello che si fa è moltissimo anche se, rispetto a una situazione così grave, è sempre una goccia nell’oceano”, ha aggiunto Riello secondo il quale anche “le bonifiche vanno a rilento oppure non partono e spesso bisogna anche registrare inerzia da parte dei Comuni. Abbiamo avuto risultati importanti, ma non bastano”.