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Postino ucciso per punire il cugino, 2 condanne

 

Casal di Principe. Dopo la Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere anche la Corte di Appello di Napoli si è espressa sull’omicidio del postino Giuseppe Diana, assassinato ormai 24 anni fa dalla fazione Schiavone dei Casalesi che punire il cugino che aveva deciso di pentirsi.

 

In secondo grado è stata confermata la condanna a 30 anni nei confronti di Sebastiano Panaro, mentre è stata rideterminata da 30 a 20 anni di reclusione quella nei confronti di Francesco Schiavone detto Cicciariello, cugino di Sandokan. Proprio quest’ultimo è a processo sempre per questo delitto (è ritenuto il mandante) a Santa Maria Capua Vetere: ha scelto il rito ordinario e sta affrontando ancora il primo grado di giudizio.

 

L’omicidio risale al 1996: Giuseppe Quadrano, omonimo del killer di Don Diana, venne ucciso – secondo la Dda – per rappresaglia dopo la scelta proprio dell’altro Quadrano di pentirsi. Il postino pagò con la vita le vicissitudini delle esistenze altrui e la furia di una stagione macchiata dal sangue di molti innocenti.