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Video choc a scuola, trapper si difende: “L’artista è libero. Chi adulto vuole lavorare?”

Marcianise. Non si sono ancora placate le polemiche sul videoclip “Scuola” dei trapper Joka (di Forcella) e Bomber Up (di Marcianise) girato all’interno della scuola Aldo Moro di via Tagliamento.

 

 

Questa mattina all’interno del programma “La Radiazza” di Gianni Simioli è intervenuto uno dei due protagonisti del video dello scandalo, Joka, sorpreso dal clamore che ha suscitato la pubblicazione del brano: “Abbiamo usato metafore. Chi adulto vorrebbe lavorare? Chi bambino vuole andare a scuola?. L’artista è libero di dire tutto ciò che voglio. Messaggio non era bruciare scuola, ma far vedere il degrado.” 

 

Joka (nome all’anagrafe Salvatore Celentano) è stato incalzato dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli che ha accusato la coppia di esaltare la droga e di parlare come un delinquente. Già ieri il politico era andato giù pesante nei confronti dei due: “La scuola rappresenta il punto di riferimento per i giovani, è un’istituzione che serve a forgiare le menti dei ragazzi e ad assicurare loro un futuro dignitoso e per questo la sua immagine non può essere lesa, derisa ed offesa da chi è in cerca di protagonismo e di gloria facendo uso ed abuso di oscenità, volgarità e violenza. La musica è una forma d’arte ma questa proposta da questi due tutto è tranne che arte, è solo volgarità e un inno alla violenza, questi due personaggi non possono essere accostati all’istituzione scolastica. Devono essere presi dei provvedimenti nei confronti di questi trapper”.

 

Alla fine ha strappato la promessa di un invito all’evento del primo maggio da parte di Massimo Jovine dei 99 Posse.

 

CLICCA QUI PER SENTIRE L’INTERVENTO DI JOKA ALLA RADIAZZA

IL VIDEO