CASERTA. Federico Monga, Direttore de «Il Mattino»; Enzo D’Errico, Direttore del «Corriere del Mezzogiorno»; Ottavio Ragone, capo della redazione napoletana de «La Repubblica»; Marco Demarco, Direttore Editoriale de «Il Riformista» e Angelo Cerulo, capo della redazione campana dell’«Ansa», venerdì 24 gennaio alle 11 saliranno in cattedra per dialogare con gli studenti dei licei casertani. L’iniziativa, promossa nelle scuole di Caserta dal «Premio Buone Notizie Young», la sezione del Buone Notizie dedicata agli studenti, coinvolgerà il Liceo Classico Giannone diretto da Marina Campanile; il Liceo Manzoni, diretto da Adele Vairo; il Liceo Diaz, diretto da Gino Suppa; il Liceo Salesiano diretto da don Gino Martucci; e l’istituto Terra di Lavoro, diretto da Emilia Nocerino. In ogni Liceo i 5 Direttori saranno accompagnati da un giornalista: i colleghi Franco Tontoli, Luigi Ferraiuolo, Lucio Bernardo, Michele De Simone e Antonella Tontoli. E da un «Amico del Premio Buone Notizie»: Gianluigi Traettino, Gianpaolo Iaselli, Giuseppe Luberto, Carmine Marroncelli e Gaetano Pascarella.
«L’obiettivo, partendo da un breve speech dei Direttori sulle ultime novità sui media e la buona informazione, è costruire un dialogo con gli studenti dei licei che insegni a leggere criticamente i giornali – spiegano Michele De Simone e Luigi Ferraiuolo, animatori del Premio Buone Notizie – Fare la differenza rispetto ai social, tra la lettura gerarchizzata su carta e quella orizzontale on line; su quello che i giovani si attendono dai mass media o vorrebbero leggere sui giornali». Si tratta della prima volta per un’iniziativa del genere, non solo a Caserta, ma in Italia: un incontro in contemporanea tra più licei di una città con grandi giornalisti.
L’iniziativa precede il «Premio Buone Notizie» che si terrà il giorno seguente il 25 a Caserta nella Biblioteca del Seminario, in piazza Duomo. I vincitori dell’edizione 2020 sono Andrea Monda, direttore de «L’Osservatore Romano»; Maria Pia Ammirati, direttore delle «Teche Rai», il cuore dell’azienda televisiva nazionale, che nel 2019 ha compito 65 anni di attività; e Gabriele Romagnoli, editorialista de «La Repubblica» e curatore de «La prima cosa bella», la rubrica di Buone Notizie del quotidiano diretto da Carlo Verdelli. La «Buona Notizia dell’anno» è invece l’economista Stefano Zamagni, padre del Terzo settore in Italia. Il prestigioso riconoscimento, giunto alla dodicesima edizione, è l’unico in Italia a premiare le «buone notizie», cioè non solo l’informazione corretta e completa, ma anche quella pronta a fare un passo in più raccontando la normalità positiva della società. La consegna del riconoscimento, una scultura in bronzo, fusa appositamente dall’artista Battista Marello, avverrà sabato 25 gennaio alle 16 nella Biblioteca del Seminario di Caserta (in piazza Duomo a Caserta).
Nella mattinata del 25, invece, alle 13, ci sarà la tradizionale messa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, nella cappella del Seminario di Caserta, celebrata dal vescovo monsignor Giovanni D’Alise e la premiazione di un senatore del giornalismo casertano.Il «Premio Buone Notizie – Civitas Casertana», è organizzato dall’Ucsi di Caserta insieme con l’Assostampa, l’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali di Caserta e il «Corriere Buone Notizie» del Corriere della Sera e gode della partnership di Confindustria Caserta, presieduta da Gian luigi Traettino; e del Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, oltre che del sostegno dello Studio Legale Iaselli, di Gianpaolo e Renato Iaselli; del Gruppo Mgt di Giuseppe Luberto; della Reale Mutua Assicurazioni-Agenzia Generale di Caserta di Giovanni Discepolo, del Centro sportivo Open della famiglia Pascarella, ed «Esagono» di Giovanni Bo. Le manifestazioni saranno presiedute dal Vescovo di Caserta, monsignor Giovanni D’Alise. Il premio godue del patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti nazionale e della Campania; della Fisc, Federazione italiana settimanali cattolici italiani; del Sindacato dei giornalisti campani; con media partner «Il Mattino», «Famiglia Cristiana», «Tutto il bello che c’è-Tg2 Rai», «Tv2000» e «Inblu2000» Radio.
«L’obiettivo del premio – spiega Michele De Simone presidente del Premio Buone Notizie – è quello di promuovere il valore dell’informazione corretta ed equilibrata. Siamo inoltre onorati di premiare la Buona Notizia dell’anno in collaborazione con il Corriere Buone Notizie del Corriere della Sera e di aver avviato una sezione per le scuole». «Il nome Buone notizie – sottolinea Luigi Ferraiuolo, segretario generale del Premio – è nato dall’empito di voler promuovere i comunicatori e le persone che fanno buona informazione raccontando anche i lati positivi della quotidianità e costruire risposte ai problemi».